Questo mese abbiamo il piacere di presentarvi Stefano Colella, un lettore che collabora con SoloLibri.net dal 2011. Stefano ha proposto quasi 150 articoli, in particolare recensioni di libri.
- Raccontaci qualcosa di te. Che tipo di lettore sei?
Sinceramente non so come possa essere caratterizzato un lettore e quindi che tipo sono. Posso dire di essere abbastanza costante, se per costanza intendiamo che dedico alla lettura un po’ di tempo quasi quotidianamente. Non penso di essere particolarmente esigente nella scelta dei titoli anche se sempre più spesso mi ritrovo a ricercare libri che non sono molto pubblicizzati e per quanto possibile di scrittori che forniscono spunti interessanti da un punto di vista della storia e della narrazione. In genere prendo un libro, ne leggo qualche pagina, e poi decido se comprarlo o meno.
- Quali sono i tuoi generi letterari preferiti?
Narrativa in primo luogo. Italiana o straniera non fa differenza. Romanzi o racconti (un genere che in molti casi risulta stimolante) che cercano di portare all’attenzione del lettore problematiche legate alla condizione umana, storie che in modo non del tutto convenzionale e magari ironico raccontano le paure che ci ossessionano, le reazioni umane a tali paure o a situazioni comuni che colpiscono quotidianamente un po’ tutti. Apprezzo molto anche chi riesce a affrontare temi importanti in modo delicato e pacato e che riescono a delineare l’aspetto psicologico dei vari personaggi senza appesantire troppo la narrazione.
- Di quali scrittori per nessun motivo al mondo perderesti una nuova uscita editoriale?
Non ho un nome in particolare. Diciamo che in questo periodo mi piace tenere d’occhio le uscite di romanzi statunitensi, perché penso che sia un Paese abbastanza giovane da avere quella vitalità e quelle contraddizioni che possono ispirare grandi scrittori nel realizzare opere davvero interessanti. Inoltre qui più che altrove si sente il forte contrasto tra chi cerca di promuovere la buona lettura, il buon libro da una parte e chi invece, trasportato dalla pura mercificazione della letteratura è disposto a scrivere e/o vendere qualsiasi cosa.
- Se ti chiedessero una lista di libri da leggere assolutamente nella vita, quali consiglieresti?
Se dicessi che non ho una lista? Se mi metto a pensare a quali libri consigliare, sicuramente direi i grandi classici, perché con quelli ho iniziato e perché se lo sono diventati (grandi) un motivo ci sarà. Ma a parte queste grandi opere ci sono tanti altri libri che secondo me andrebbero letti, mi vengono in mente (ma non è una lista esaustiva):
- David Foster Wallace e in particolare il suo ’Infinite Jest’,
- ’Gerusalemme’ di Gonçalo Tavares,
- ’E’ finito il nostro carnevale’ di Fabio Stassi,
- ’La versione di Rembrandt’ di Laird Hunt,
- ’Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop’ di Fannie Flagg,
- ’Gli amori difficili’ di Calvino,
- ’Mattatoio n.5’ di Kurt Vonnegut,
- ’L’odore afrodisiaco del cloro’ di Judy Budnitz,
- ’La ragazza con la gonna in fiamme’ di Aimée Bender,
- ’La bambina che salvava i libri’ di Markus Zusak,
- ’Invito di nozze’ di Carson McCullers
e ancora Jonathan Franzen e George Saunders.
Ce ne sarebbero tanti altri ovviamente ma ho riportato i primi che mi sono venuti in mente.
- Come hai conosciuto Sololibri e cosa ti piace del nostro sito?
Ero alla ricerca di qualche titolo interessante da leggere e sono capitato sul vostro sito dove mi sono trovato bene in quanto ordinato e facilmente navigabile. Poi ho visto che potevo lasciare qualche commento (perché quello che scrivo sono solo i miei commenti, considerazioni personali su quello che leggo, mentre lascio le recensioni a chi questo lavoro lo sa fare) e ho provato a lasciarne qualcuno.
Quello che mi piace di questo sito, dunque, è l’ordine che ispira e la facilità di trovare i vari titoli con una formattazione chiara (e il numero sempre più consistente di titoli presentati).
- Qual è il libro sul tuo comodino al momento?
’Il progetto Kraus’ di Jonathan Franzen. Due nomi che sono interessanti da soli e che insieme sono diventati una tentazione irresistibile. Un modo per capire di più il Grande Odiatore che avevo incontrato leggendo Elias Canetti e che mi aveva ispirato sentimenti molto contraddittori e di come quest’uomo abbia potuto influire su Franzen (anche se una certa idea mi era già venuta dopo aver letto ’Come stare soli’).
- Tra le tante novità già uscite o che usciranno quest’anno, c’è un libro che ancora non hai letto ma che non ti lascerai sfuggire?
Ce ne sono davvero tante di novità e appena finirò quelli che mi aspettano in un ripiano della mia libreria, sono tentato da ’I Luminari’ di Eleanor Catton e da ’Il cardellino’ di Donna Tartt.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Intervista a Stefano Colella, collaboratore di SoloLibri.net
E non ho finito. Voi collaboratori "vecchi" rispetto ai nuovi siete meno rovinati dall’ambizione. Questo sito vi serve per promuovere letture che non hanno un riscontro immediato. Un complimento di un giovane narratore italiano. Quando succede io sembro il recensore dei recensori. Stupido uomo io sono. Hahhah. Ciao
Meravigliosa intervista.
Grazie. Vincenzo