Invisibili urbani luoghi di Claudio Smerigli

Quarantatre poesie, tutti attimi di pura meraviglia i componimenti di “Invisibili urbani luoghi”, per raccontare un viaggio in una città solo in apparenza immaginaria, in cui Claudio Smerigli narra e vive nella sua anima questi luoghi ormai invisibili ai suoi abitanti.

Sono luoghi di vita abituali, luoghi in cui spesso passiamo le nostre giornate, quali piazze, strade, vicoli, luoghi che però perdono valore in chi è abituato a viverli quotidianamente, luoghi, che il poeta fa risplendere, descrivendoli con i suoi occhi ma soprattutto con il suo cuore.
Si parte dall’ingresso della città, dalle mura di cinta, dai ruderi: se li si guarda attentamente si possono ancora scorgere i segni di antiche civiltà, di chi le ha costruite e vissute prima di noi, testimonianza del tempo che passa e che muta.
Man mano che il poeta si inoltra all’interno della città, ci si trova a seguire il suo percorso, quasi gli camminassimo accanto, testimoni volontari del suo viaggio, arrivando con lui alla fine della visita e facendo nostro il suo pensiero, la sua voglia di catturare e conservare nel cuore la meraviglia di chi guarda questi luoghi per la prima volta, per non dimenticare la nostra storia.

Non bisogna mai smettere di osservare con gli occhi dell’anima, con la stessa meraviglia di quando si vede un luogo per la prima volta o tutto sarà inghiottito dal

“Nulla”

che qui rappresenta la perdita di coscienza dell’essere umano, della sua storia, della sua stessa vita.
La città, è infatti, testimonianza della vita dell’uomo, dalle civiltà antiche ai giorni nostri, della sua evoluzione e ci ricorda continuamente che siamo vivi.