Io ritorno domani
- Autore: Flavio Girardelli
- Anno di pubblicazione: 2014
Flavio Girardelli, scrittore e autore, racconta “Io ritorno domani” il suo primo romanzo, dopo aver già avuto ottimi riconoscimenti e riscontri nel mondo della poesia, dove ha pubblicato due raccolte, e della musica come paroliere-autore, dove oltre a dedicarsi alla stesura di canzoni per vari artisti, ha partecipato e vinto il “Festival degli autori di Sanremo” nella sezione Promo Awards nel 2010.
- Come nasce l’idea di “Io ritorno domani”, della sua ambientazione, personaggi?
Il romanzo nasce dalla voglia di scrivere, di trasmettere emozioni attraverso una storia, che ne racchiuda molte di queste all’interno di un libro e lasciare poi che le pagine possano consegnarle ai lettori.
L’ambientazione è frutto dell’amore che ho per le montagne, la natura, per questo si svolge fra le montagne del Trentino, dove sono nato e vivo, alla quale sono molto legato. Mi piace l’idea di raccontare luoghi e particolarità del territorio ma anche dei prodotti o aspetti culturali, animali, che rendono unico o particolare questo. Cosa che si nota anche quando parlo, non solo del Trentino, ma anche di Trieste, Reggio Calabria e Padova. Credo che tutta l’Italia sia ricca di cose uniche e mi piace l’idea di valorizzarne alcune attraverso una storia, il mio romanzo.
Invece i personaggi sono tutti di frutto della mia fantasia, tranne ovviamente i cantanti e gruppi musicali, e sono stati caratterizzati in base al ruolo che avranno poi nella storia.
- Abbiamo letto infatti che parli di cose anche particolari come “adotta una mucca” o delle licenze che ti sei preso dove parli fra le altre cose, di un futuro dove il cancro è stato debellato. Dicci qualcosa di più.
Sì, nella storia racconto di alcune particolarità come quella di “adottare una mucca”, un progetto reale che esiste e che ho cercato di valorizzare dato che l’ambientazione me lo permetteva. Ma anche prodotti tipici, di luoghi conosciuti ma anche quelli che lo sono meno. Ho avuto il piacere di poter inserire dei dettagli e particolarità che ben si adattavano alla storia, con l’intenzione di valorizzarle e che credo la rendano originale.
Ho anche inserito alcune mie idee, come avete indicato, per come vedrei il futuro, immaginandolo con delle malattie debellate come il cancro, automobili teleguidate nei centri abitati per evitare incidenti e che vanno a idrogeno, tatuaggi tridimensionali in “movimento”.
- Il romanzo lo hai pubblicato come scrittore indipendente e già tradotto in inglese e spagnolo, come mai queste scelte?
Sono arrivato alla pubblicazione come scrittore indipendente, avvalendomi per la logistica di un self-publishing come Youcanprint, per una precisa scelta e non per costrizione. Il romanzo era stato valutato positivamente da diverse case editrici ma era ormai li fermo da oltre 2 anni. Così ho deciso di prendere in mano la situazione, e avvalendomi della mia esperienza commerciale, ho messo in piedi un vero e proprio progetto editoriale al quale ho poi dato seguito.
In questa direzione ho scelto di fare la versione cartacea ma anche eBook, dopo aver fatto fare l’editing da un paio di professionisti free lance, ho selezionato due traduttrici professionisti madrelingua ai quali ho affidato l’opera. Questo nell’ottica di ampliare il potenziale ventaglio di lettori ma anche cercando di portare un po’ d’Italia ai figli o nipoti degli emigranti italiani che non sanno più l’italiano. Il titolo anche è stato cambiato in base alla lingua, in inglese(us) è diventato “The long return home” e in spagnolo “El regreso”.
- Ci vuoi dire ancora qualcosa riguardo al romanzo?
Allora posso dire che nel romanzo ho cercato di trasmettere varie situazioni e vari stati emotivi; divertimento, fragilità, passione, senso di meravigli, mistero. Una prima parte descrittiva con dialoghi volutamente semplici e una seconda dove inizia la vera storia che ti deve portare a un finale a sorpresa. Solo alla fine si capisce esattamente cos’era quello che si era letto la prima parte, il suo vero significato come il perché del titolo e della copertina. Tutto è in funzione del finale come anche la decisione di scrivere un romanzo relativamente breve. Posso dire che fino adesso sta piacendo ai lettori che lo hanno terminato e dai quali ho avuto importanti riscontri positivi. Non ho la presunzione di piacere a tutti ma fa piacere sapere di aver regalato qualche ora di lettura piacevole e in diversi casi anche delle emozioni vere.
- Per finire qualcosa su di te, un tuo pensiero
Mi ritengo una persona, un sognatore con un piede in cielo e uno ben piantato a terra. Ho sempre pensato che la ricchezza vera nella vita sia il frutto di una ricerca di equilibrio, nel cogliere dalle persone che incontriamo, dagli episodi, dalla natura che ci circonda, quell’esperienza che ci faccia crescere.
Seguire le proprie passioni, per il piacere di farlo, e non abbattersi se non ottieni i risultati che ti aspettavi. Anzi cercare di trasformare il negativo in positivo anche se sono consapevole non è sempre facile.
fortunato perché ho capito che quello che ho scritto e scrivo, arriva ad emozionare. Per questo posso dire che amo scrivere e continuerò a farlo per sempre.
Io ritorno domani
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