Kikka di Sara D’Amario

Zucchero e la Serpentessa si sono dati il loro primo bacio un anno, tre mesi e due giorni fa...

Ma oggi la Serpentessa sembra terribilmente insoddisfatta e Zucchero molto preoccupato. Lei cerca qualcosa, lui non la capisce. Come due raggi di sole accecanti arrivano Achille e Kikka, bellissimi gemelli.
Achille, fisico perfetto e sorriso da infarto, gioca a calcio negli Allievi della Juventus. Kikka, splendida e irresistibile, nasconde dietro gli occhi azzurri un terribile segreto... Il fascino dei gemelli travolgerà come un uragano le vite di Zucchero, della Serpentessa e di tutti i loro amici. Alla fine di questo terzo anno di liceo nessuno sarà più come prima.

Questa è la sinossi di Kikka (Fanucci Editore, 2014), l’ultimo romanzo di Sara D’Amario, attrice e scrittice. In "Kikka" prosegue l’avventura di Zucchero e della Serpentessa, protagonisti di "Un cuore XXL", romanzo vincitore del Premio Sirmione per la letteratura per ragazzi.

Zucchero e la Serpentessa hanno 16 anni. Nella loro classe arrivano due nuovi compagni, Achille e Kikka, gemelli dalla bellezza eccezionale, che diventano il sogno e l’incubo di tutti.
Come il precedente, anche "Kikka" è un romanzo di formazione e l’autrice usa toni meno pesanti per rendere più scorrevole il racconto e permettere di affrontare in modo empatico anche gli argomenti più seri o gravi.
Sara D’Amario in questo suo secondo romanzo si sofferma su alcuni temi importanti per la crescita adolescenziale. Crescita che spesso viene interrotta a causa della confusione tra amore e desiderio e l’impazienza della scoperta dell’atto fisico, visto come prova di non essere più bambini.

Guidati dall’istinto ma anche condizionati da immagini spesso precocemente accessibili, gli adolescenti possono prendere decisioni affrettate, mettendo in pericolo la formazione di una sfera affettiva e sessuale "sana", la loro autostima e la loro dignità personale. Autostima e dignità personale sono legate soprattutto alla ricerca della propria identità e del modo per affermarla, i modelli a disposizione dei ragazzi rischiano di essere di scarso spessore etico e culturale: super-eroi, vampiri, star del mondo della musica e dello spettacolo, adulti frettolosi e stanchi.

Sara D’Amario in questo romanzo guarda a molti dei problemi che affliggono gli adolescenti, come anoressia e bulimia, proseguendo il discorso iniziato già nel suo precedente romanzo "Un Cuore XXL".
In "Kikka" l’autrice punta il dito soprattutto sull’uso irrazionale e violento del web. Internet è percepito dagli adolescenti come un luogo dove fare incontri ed esperienze ma anche dove nascondersi. Lo schermo serve a proteggersi, ad avere l’impressione di potersi sottrarre alla delusione di essere eventualmente rifiutati, ma serve anche a trovare il coraggio o la spavalderia per andare al di là di limiti o divieti.

La realtà virtuale falsa la percezione e l’approccio a quella reale, aumenta la confusione, senza contare i rischi rappresentati dalle trappole tese da manipolatori o squilibrati. La versione 2.0 del bullismo ’classico’ con effetti altrettanto deleteri e maggiormente amplificati. I carnefici sono protetti dallo schermo, le vittime attaccate da più versanti.

Gli elementi positivi aggreganti, gioiosi e creativi vengono messi in luce e suggeriti dalla D’Amario: la musica, la letteratura, la solidarietà e l’amore per la natura. Elementi che possono far crescere i ragazzi in maniera più libera e tranquilla come dice un’insegnante alla classe di Kikka:

"Dovete poter pensare liberamente al vostro futuro, alle prospettive che avrete, credere di poter realizzare i vostri sogni. Studiate o scegliete un mestiere pensando comunque di dover essere bravissimi, non per primeggiare, ma per dare spazio alla vostra intelligenza, per essere fieri di voi stessi, delle vostre capacità intellettuali, delle vostre abilità manuali e pratiche".