L’anello di Danielle Steel

Berlino, anni trenta. La nobile Kassandra von Gotthard, moglie di un banchiere, sembra una donna come tante ma, in realtà, ha una doppia vita.
Sì, perché oltre a essere moglie è anche l’amante di un giovane scrittore ebreo, che sarà uno dei primi a cadere, purtroppo, nella morsa dell’odio che albergherà la società di quegli anni.
Kassandra, affranta, troverà la via d’uscita solo nel suicidio, per non gettar vergogna sulla sua famiglia.
Ariana, purtroppo, rimarrà sola e inizierà la sua odissea.
Ben presto troverà un barlume di felicità, ma sarà una cosa effimera e l’unica gioia che l’accompagnerà in questo viaggio chiamato vita sarà un anello.
Giunge in America e ha dinanzi a sé molte opportunità, ma dovrà fare attenzione e scegliere quelle giuste, guidata dal suo amuleto…

Con L’anello (Sperling & Kupfer, 1988), Danielle Steel ci porta in un’epoca lontana per narrarci una storia che, nonostante il peso degli anni, possiamo definire attualissima.
Una storia d’amore e dramma, cuori feriti a volte mortalmente che chiedono soltanto un po’ di comprensione in un mondo che sembra impazzito.
Un libro dedicato a chi ama lo stile di questa grande autrice e anche a chi vuol leggere un romanzo come quelli di una volta.
Se proprio odiate questo genere di storie… in questo libro potreste trovare una sorpresa, sapete?
E a me le sorprese piacciono…