L’aquila d’oro. Sulle tracce del Quarto Reich
- Autore: Elisa Averna
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2021
L’aquila d’oro di Elisa Averna (Capponi, 2021) è un romanzo che tratta un tema storico, il nazismo e la spaventosa ipotesi di un suo possibile ritorno con un Quarto Reich, in modo molto ben documentato. Infatti, i riferimenti storici del Terzo Reich e della fuga dei nazisti sono tutti reali, e non vi è nulla d’inventato. La parte di “fantastoria” riguarda dunque solo il Quarto Reich.
Non amo particolarmente le ucronie, ma l’Aquila d’Oro mi ha inchiodato sulla sedia dalla prima all’ultima pagina. Non saprei neanche dire il perché, eppure è successo. Forse la scrittura limpida dell’autrice e il suo impeccabile stile narrativo, a tratti letterariamente carezzevole e a tratti pungente e ansiogeno, forse per il desiderio di togliermi quanto prima l’ansia di scoprire la fine, vista la ricerca affannosa di un’area, denominata K, dove Hitler e i suoi avrebbero continuato i loro esperimenti dopo la Seconda Guerra Mondiale, forse per il genere stesso, perché i libri d’azione non lasciano spazio a indugi nella lettura… Mah, chissà!
Comunque ho scelto questo libro perché attratto da sempre dal periodo storico nazista, un periodo tanto terrorizzante della nostra storia quanto, per certi versi, affascinante sotto il profilo sociale. Mi spiego meglio: tanti uomini imbrancati, assoggettati a un ometto malvagio e, per certi versi diabolicamente geniale, nello stesso tempo. L’inchiesta di Blanche e suo fratello Mark è qualcosa che mi ha preso da subito. La storia di una famiglia che ancora non riesce a lasciarsi il passato alle spalle per via de bisnonno dei fratelli Weizman, chimico nucleare nel Terzo Reich e forse molto ma molto altro (altro che si scoprirà nel corso della storia).
Ho trovato acutissima e originale la trovata di procedere con il pretesto narrativo di riportare le interviste come “realmente accadute”, interviste che vedono i fratelli Weizman (aiutati da altri personaggi) ai sette nome trovati nell’agenda del loro bisnonno. Ho davvero avuto l’impressione di essere lì con loro, talmente il dialogo sembrava reale.
Senza entrare nel dettaglio della trama (vorrei evitare accidentali spoiler) dirò direttamente le cose che più ho apprezzato di questo coraggioso romanzo e dico “coraggioso”, perché davvero credo che non sia facile trattare un tema del genere per chiunque, senza cadere nella retorica, nel già detto, o peggio senza avere il giusto tatto, la giusta grazia. Ecco, la “grazia” con cui l’autrice ha trattato il tema, è la cosa che più mi è rimasta dentro. Il ritratto di Blanche, che non appare mai direttamente se non attraverso il suo diario, mi ha fatto entrare subito in empatia con il suo personaggio: determinato, ostinato e con quella dolcezza tutta femminile, non adombrata dalla sua voluta mascolinizzazione, in nome di uno spirito di sacrificio volto a scoprire la verità sul conto del bisnonno. Le cure femminili richiedono tempo e lei vi ha rinunciato, pur mantenendo grazia e bellezza. Avrei voluto sapere qualcosa di più sul personaggio di Jhon, però, forse avrebbe spezzato il ritmo del racconto, quindi meglio così. Il ricordo di Mark e il suo dolore mi hanno emozionato. Nudo e crudo, senza leziosità.
A chi consiglio questo libro? È un libro veloce e di facile lettura, ma con una sua logica che non ammette distrazioni e che richiede una certa attitudine a pensare… Insomma il nazismo non è di facile digestione, poi tutto il resto è avventura e adrenalina pura. Perdervi sarebbe un peccato. “Perché sono finiti lì”? “Chi è realmente questo tizio”? Tutto ha un perché e ogni domanda che vi porrete avrà una risposta. Quindi consiglio questo libro a chiunque non legga romanzi poco impegnati, storielle senza implicazioni etiche e che non sia abituato ad avere strascichi emotivi post lettura.
L'aquila d'oro. Sulle tracce del quarto Reich
Amazon.it: 14,25 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’aquila d’oro. Sulle tracce del Quarto Reich
Lascia il tuo commento
Lettura veloce, molto ben scritto, personaggi delineati in modo accurato, trama originale e adrenalinica. Il personaggio di Blanche è descritto in modo eccellente... Mi è sembrato di vederla nella sua trasformazione fisica. Un libro che lascia molti interrogativi, che porta a riflettere su uno dei periodi più oscuri della storia. La scena della bambola lascia il cuore a pezzi, come anche la scena di Mark che ascolta la musica preferita di Blanche. Ho trovato le interviste ai vari personaggi molto credibili, tanto da "dimenticare" che stessi leggendo un romanzo. Soprattutto per questo aspetto, voglio premiare questo romanzo con il massimo dei voti. Ne ho adorato lo stile.