L’autobiografia di Miss Jane Pittman
- Autore: Ernest J. Gaines
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2022
L’autobiografia di Miss Jane Pittman di Ernrst J. Gaines è stato pubblicato a gennaio del 2022 dalla casa editrice Mattioli1885 nella collana Frontiere con la traduzione di Nicola Manuppelli.
Il romanzo è un viaggio della storia della comunità afroamericana narrata attraverso la vita dell’ultracentenaria Miss Jane Pittman. Scegliendo l’impianto narrativo di un’intervista, la protagonista racconta in prima persona gli avvenimenti fondamentali della storia americana dall’abolizione della schiavitù a seguito della sanguinosa Guerra di Secessione, alla Depressione del ’29, alla Prima e Seconda Guerra Mondiale, alla Guerra del Vietnam e, soprattutto, alla lunga battaglia per i diritti civili.
L’intero romanzo verte sul tema della libertà, dal momento in cui viene abolita la schiavitù fino alla conquista della parità di trattamento tra bianchi e neri nella società americana.
“Padrone, se siamo liberi di andarcene, dove dobbiamo andare?”
Questa breve dichiarazione in uno dei primi capitoli racchiude il grande ostacolo affrontato dagli uomini di colore che, dal 1865 con la fine della guerra civile americana e l’entrata in vigore del XIII emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti d’America che sanciva l’abolizione della schiavitù, si sono ritrovati a essere, dall’oggi al domani, uomini sì liberi ma in realtà completamente impreparati ad affrontare la vita in autonomia. Non avevano lavoro, non avevano una casa, non sapevano leggere e scrivere perché per generazioni non avevano fatto altro che servire l’uomo bianco, lavorare nelle loro piantagioni, vivere nelle baracche a loro destinate e mangiare il cibo a loro riservato.
Il personaggio di Miss Jane Pittman è costruito in modo egregio dalla penna di Gaines, che riesce a traslare in lei tutta la forza, la determinazione, la caparbietà e la pazienza di una intera comunità.
La piccola Jane è orfana, ha poco più di dieci anni, quando il passaggio delle truppe nordiste nella piantagione dove lavora le fa incontrare con un soldato che, per la prima volta nella sua vita, le fa un regalo:
“E io ti chiamerò in modo diverso da Ticery. È un nome da schiava e a me non piace la schiavitù. Ti chiamerò Jane. […] È il nome di mia figlia laggiù in Ohio”
Così, quando le verrà comunicato di essere libera, la piccola non avrà alcuna esitazione a incamminarsi proprio verso lo stato dell’Ohio con la sola forza della determinazione del proprio nome. Ed è così che il lettore viene preso per mano attraversando non solo la Louisiana ma decenni di storia, affrontando gravi dolori, sconfitte e stati di profonda impotenza. Perché la libertà non è un diritto facile da esercitare; per essere liberi è necessario essere indipendenti e quando nella vita non hai fatto altro che eseguire gli ordini, abbassare la testa e considerarti inferiore all’uomo bianco, il percorso verso la libertà passa necessariamente attraverso un cammino interiore, una progressiva presa di coscienza, una intima educazione al volere e potere alzare la testa.
Miss Jane Pittman è un personaggio impossibile da non amare e la grandezza di Gaines sta proprio nel non farla mai apparire come bisognosa di sostegno.
Il lettore segue il percorso della sua vita, vive con lei i dolori e le perdite, ma percepisce in modo chiaro come lei rappresenti la forza della comunità afroamericana, la spina dorsale dei valori dell’uomo, la resilienza di una comunità che ha lottato e ancora lotta per le innumerevoli forme di razzismo ancora esistenti.
L'autobiografia di Miss Jane Pittman
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