L’estate del bene e del male di Miranda Beverly-Whittemore

“Un giorno mi avrebbe detestata, un giorno mi avrebbe amata, ma all’inizio Genevra Katherine Winslow non sapeva nemmeno che esistessi”.

Era questa l’opinione che Mabel Dagmar aveva della sua compagna di stanza nel pensionato in cui risiedevano, ma presto l’avrebbe pensata in modo opposto. Mabel, robusta d’aspetto e intelligente, proveniva da una cittadina dell’Oregon, dove la sua famiglia possedeva una tintoria, aveva vinto una borsa di studio per il prestigioso college dell’East Coast. Genevra Winslow, chiamata Ev, dai capelli dorati e luccicanti, sembrava essere tutto il suo opposto: non solo era molto bella ma proveniva da una famiglia ricca e piena di privilegi. Ev, capricciosa e viziata “era cresciuta tra collegi e centri di disintossicazione”. Mabel era rimasta subito molto colpita da Ev e dal mondo cui apparteneva. La famiglia di Ev, Mabel l’aveva conosciuta per la prima volta ritratta sulla fotografia appesa nella loro stanza.

”Foto di gruppo di una sessantina di persone davanti a uno sfarzoso cottage estivo: giovani, vecchi, tutti belli e biondi naturali quasi come Ev e tutti vestiti rigorosamente di bianco. Snelli, abbronzati e sorridenti”.

Eppure, contro ogni previsione, tra le due ragazze era nata una profonda amicizia.

“Mi aveva insegnato a ballare, con chi parlare e cosa indossare, mentre io l’aiutavo in chimica”.

Il giorno in cui Ev aveva invitato Mabel a trascorrere l’estate due settimane nella sua casa di Manhattan e poi nella centenaria proprietà affacciata sul lago Winloch, ai piedi delle Green Mountains nel Vermont, Mabel aveva avuto chiaro il suo “senso di appartenenza”. La grande tenuta che arrivava fino alle sponde del lago, circondata da una foresta molto fitta e da boschi, comprendeva una residenza principale, campi da tennis e svariati cottage, i cui nomi erano ripresi da alcune piante.

In questo posto idilliaco “nel Vermont l’inverno è gelido, ma l’estate rifulge”, tra gite in barca, bagni di sole su rocce piatte e feste non tutto è come appare. Mabel avrebbe scoperto che molti oscuri e sconvolgenti segreti si celavano dietro tanta ricchezza e prosperità. Segreti che stavano per venire allo scoperto. La ragazza si sarebbe trovata di fronte a una scelta: che cosa sarebbe stata disposta a fare pur di continuare a fare parte di questo cerchio magico ed esclusivo? Tra i tanti personaggi tutti ben tratteggiati spicca la figura di Mabel che suscita sentimenti contraddittori, perché vuole a tutti i costi ottenere il suo posto al sole. La figura della protagonista del romanzo (anche lei ha qualcosa da nascondere) sarà fondamentale per arrivare alla verità. Belle e suggestive le descrizioni dei luoghi descritti della natura del lago Winloch.

”I miei nonni avevano una casa vicino al lago, dove io trascorrevo ogni estate della mia vita. È uno dei più bei luoghi io abbia mai visitato”, ha dichiarato l’autrice americana in un’intervista. “Quello che succede nel libro è spesso sopra le righe. Vi si parla della lotta tra il bene e il male”, precisa Miranda Beverly-Whittemore. Infatti, la stessa Mabel è combattuta tra i suoi desideri e le sue convinzioni.

Bittersweet (il titolo originale de L’estate del bene e del male è ripreso dal nome del cottage nel quale le ragazze risiedono), scritto con uno stile vivace e brillante che ha avuto molto successo in America, cattura il lettore complice non solo il buon ritmo della trama ma soprattutto l’atmosfera che si fa sempre più misteriosa fino a rendere il libro simile a un romanzo “giallo”.

”La verità non è buona né cattiva. È al di sopra del male. Al di sopra della moralità. Non offre nient’altro che se stessa”.