L’estate dell’altro millennio
- Autore: Umberto Piersanti
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Mursia
- Anno di pubblicazione: 2013
La vicenda del romanzo L’estate dell’altro millennio (Mursia, 2013) di Umberto Piersanti è scandita da una varietà di luoghi e situazioni e al contempo suggellata da una significativa unità di tempo: l’estate del 1939, destinata, come suggerisce il titolo, ad essere distanziata dalla guerra imminente in una dimensione remota e irraggiungibile.
La narrazione si articola in tre grandi sezioni, la prima delle quali è contraddistinta da quadri rapidissimi: gli scorci urbinati, in cui il protagonista, il giovane letterato Marco, rivela la sua indole colta e delicata e le Cesane dell’amico Franco, che si divide tra la caccia e i lavori rurali.
In un alternarsi di occasioni che risuonano come strazianti congedi da un’età di innocenza e felicità assoluta si giunge al tempo della Guerra, che, improvvisa si materializza nelle nuvole gonfie e scure di destino di un violento temporale. Pochi giorni e Marco è già in treno per intraprendere, a Milano, il servizio di leva. Anche Franco ne seguirà le orme. La notizia concomitante che Hitler ha invaso la Polonia spalanca la stagione della Guerra. Anche nella seconda sezione, Oltre il mare, la narrazione procede per quadri rapidi. È questa la parte più felicemente romanzesca del libro, la più mossa e vivace. C’è un continuo moltiplicarsi di piani narrativi e un movimento vivace e inquieto nello spazio che modifica di continuo la prospettiva del racconto.
Si comincia con il viaggio in nave verso il Montenegro, il teatro di operazioni militari a cui l’ufficiale Marco e il soldato semplice Franco sono stati assegnati, per passare in rapide sequenze alle spedizioni nella Val di Zeta contro i “ribelli”, in una delle quali Marco viene ferito e salvato dal coraggio del suo concittadino; fino al temporaneo ritorno a casa in licenza di entrambi. Un ritorno che sarà per Marco fonte di inquietudini laceranti, condizionandone le scelte future.
La terza e ultima sezione, Il ritorno, la più vasta con i suoi 27 capitoli, scandisce le fasi più drammatiche della vicenda bellica: il ritorno fortunoso di Marco e Franco in Italia e le fasi drammatiche della guerra civile, che chiama Marco a schierarsi “dalla parte giusta”, scegliendo la lotta partigiana, mentre Franco, ormai sposo e padre, resta nella sua campagna. Il precario ritorno alla normalità scandisce gli ultimi capitoli , in un’Italia confusa tra le ambigue seduzioni del “mondo nuovo”, mentre “altrove le bombe atomiche gettate dagli americani testimoniano nell’euforia generale che il tempo della guerra e della ferocia umana in realtà non è finito".
Esito di un lungo e meditato lavoro di ricerca storica, L’estate dell’altro millennio è al contempo un romanzo di formazione e il primo romanzo storico sulla Seconda guerra mondiale dedicato alle vicende italiane sul controverso fronte montenegrino. Nessun tema, più della guerra, può trasmettere il disagio causato dal presentimento di una perdita di forma della vita intera. Non sorprende pertanto che per il Piersanti scrittore di guerra questo presentimento possa essere neutralizzato unicamente da un’idea forte di letteratura, mediante un tenace esercizio dell’esattezza narrativa. Si assiste in tal modo a un continuo ingrandimento dell’intreccio dal luogo separato di una storia locale all’orizzonte complesso della politica e della cultura italiana negli anni più cupi e drammatici del Fascismo, fino a sconfinare nel dominio tragico della Seconda Guerra mondiale e dei suoi epocali sconvolgimenti, dopo i quali niente (il Mondo, la Storia, gli individui) sarà più come prima.
L’estate dell’altro millennio
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