L’identità rubata. Cosa sarebbe successo se i Siciliani…
- Autore: Mariano Lanza
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2023
La questione dell’identità è molto importante per la Sicilia, ma in generale occorre notare come sovente, anche da parte della maggior parte degli stessi abitanti non si conosce veramente a fondo la storia di questa terra. A colmare questa lacuna contribuisce senz’altro il libro di Mariano Lanza che mette in rilievo con dovizia di particolari, aspetti sconosciuti o poco noti .
Il libro L’identità rubata. Cosa sarebbe successo se i Siciliani… (Edizioni Arianna, 2023) ha una struttura che vede in una parte prima la Sicilia, ab initio, sita al centro del mondo conosciuto, inquadrando poi gli eventi accaduti nei secoli e i popoli che sono ivi transitati.
La struttura è quella di un testo unito seguito de una cronologia storica dove ogni evento è collocato in un preciso momento storico.
Una seconda parte narra poi dei primati e curiosità della Sicilia arabo normanna.
I Normanni, secondo l’autore, ebbero il merito di avere composto l’eterogeneo mix di tutti i popoli e le genti che dimoravano in quel tempo in terra di Sicilia emanando una legislazione unica con le “Assise di Ariano” del 1140.
Segue una parte terza titolata Nascita di una Nazione e una quarta che titola: L’evoluzione del Regno di Sicilia (1130-1194) il periodo svevo (1194-1266) il periodo Angioino (1266-1282), il periodo Aragonese (1282-1412) e “Una Corona per Due”.
Una ricca e nutrita bibliografia e sitografia arricchisce e chiude li volume di Mariano Lanza che si fa leggere per le dettagliate e precise descrizioni di avvenimenti spesso poco conosciuti.
Il libro di Mariano Lanza, è scritto da un autore che si è molto dedicato alla storia di Sicilia e di cui si ricorda l’eccellente romanzo Il Tesoro di Re Ruggero. Una Storia Siciliana (Palermo, La Zisa Editore, 2011) che rievoca e ricostruisce i fasti del regno normanno di Sicilia. Un periodo di splendore, spesso negletto e disconosciuto a favore di altri periodi esaltati a dismisura quali quello di Federico II .
L’autore nei suoi scritti rivela una sua predilezione per la disamina di un periodo storico particolare quale il Medioevo siciliano, un periodo trascurato dalla storiografia, in quanto la Storia ha sempre visto la Sicilia come periferia dell’Impero, nella visione di Federico II.
Il periodo di cui tratta il prezioso volume di Mariano Lanza è alquanto lungo, dalle origini fino al famoso “Compromesso di Caspe” del 1412 dopo la morte di re Martino, con il quale la Sicilia da Regno passa a Viceregno. La centralità della Sicilia nel medioevo, viene così ad affievolirsi e l’Isola diviene una delle tante parti del vasto impero di Spagna. Ma ancor prima, si analizza un altro periodo dimenticato, quello greco come pure quello romano, fasi storiche sottovalutate rispetto a quello più propagandato, definito impropriamente “arabo-normanno”.
Si ricorda tra l’altro Segesta, che la leggenda vuole sia stata fondata dai Troiani fuggiti da Troia.
L’affermazione della Sicilia come terra prediletta di Federico II, non appare come anzidetto, aderente al vero, come pure quella di una Sicilia araba e florida, costruzione letteraria ed insieme ideologica di Michele Amari.
Il periodo arabo da alcuni è opinione diffusa sia stato di lunga durata ma invero i musulmani sbarcarono in Sicilia nel 827 d. C. e prima di conquistare per intero la Sicilia, passarono oltre 150 anni, in quanto l’ultima roccaforte bizantina, Rometta cadde nel 965 d.C. Ma anche dopo ebbe a manifestarsi il ribellismo del popolo siciliano. Nel 1038 Maniace, generale bizantino, aveva riconquistato la Sicilia e se non fosse stato per intrighi interni di Bisanzio, questa sarebbe ritornata bizantina; trattasi di una Sicilia anch’essa trascurata e poco trattata storiograficamente quella bizantina che è stata invece un passaggio storico fondamentale.
Tra i tanti, un altro tema trattato da Lanza è il Vespro siciliano, per gli isolani un mito forse troppo esaltato. L’immaginario vuole sia stata la gente comune a ribellarsi contro il cattivo Carlo d’Angiò e i Francesi, ma invero, il Vespro siciliano fu una congiura ordita dai baroni siciliani, che hanno condizionato nel tempo, e parecchio in negativo, la storia dell’Isola.
La sicilianità si manifesta anche con la guerra del Vespro e con Federico III di Aragona che riesce ad amalgamare la realtà composita e complessa dell’Isola e dare dignità ad una “Nazione” quella siciliana.
Molti sono gli spunti e gli argomenti che il libro affronta, una narrazione molto originale in quanto non solo pone la questione dell’identità siciliana, soffermandosi sui vari periodi, ma mette all’attenzione del lettore anche altre importanti e significative questioni. Eppur vero che la storia non si fa con i “se” ma con la realtà che si vive, ma la problematicità espressa dall’autore, fa riflettere, dando il dovuto rilievo alla Storia di Sicilia, una parte importante dell’Italia di cui vive tutte le influenze.
Un libro di vero interesse, tutto da leggere che pur esponendo diverse problematiche, è scritto in maniera fluente che lo rende fruibile a tutti. Vi sono a questo riguardo delle vere e proprie schede riassuntive che riescono a introdurre il periodo ed a rendere chiare le diverse realtà, esponendo gli eventi più importanti che hanno scandito la storia siciliana.
L’identità rubata (Edizioni Arianna, 2023) appare come un libro di storia ma si legge come un romanzo, in quanto coinvolge pagina dopo pagina, con una narrazione di storia controfattuale, una storia cioè che non si è verificato di fatto, ma che viene solo ipotizzata o immaginata.
Pur tuttavia ci si basa su fatti reali e su fonti documentali frutto di accurate ricerche che riflettono la preparazione dell’autore e a volte leggendo, si colgono spunti che fanno pensare a una Storia più recente con una Sicilia che un tempo per la sua posizione al centro del Mediterraneo ha fatto da collante a uomini e civiltà entrate in contatto scambiandosi ricchezze di cognizioni e conoscenze.
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Appassionato e studioso di Storia e di Storia delle Sicilia
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