L’introverso felice. Come trasformare l’ipersensibilità e l’introversione nei tuoi punti di forza di Ilse Sand

Al giorno d’oggi essere introversi all’interno di una società in cui le persone estroverse e spigliate spiccano in molti ambiti della vita sociale non è sempre semplice e in particolare la sfida più ardua consiste nel cercare di rimanere fedeli a se stessi e ai propri valori, senza tentare di omologarsi agli standard della società.

Ilse Sand, scrittrice danese con un passato da pastora nella Chiesa luterana e attualmente psicoterapeuta, ha deciso di approfondire questo tema e di trattarlo in un libro dedicato proprio alle persone introverse, con un occhio di riguardo inoltre alle persone altamente sensibili e altamente reattive.
L’introverso felice. Come trasformare l’ipersensibilità e l’introversione nei tuoi punti di forza (Edizioni Il Punto D’Incontro, 2018) è arricchito da esperienze personali e da testimonianze dell’autrice, che si definisce lei stessa altamente sensibile e introversa, nonché da dichiarazioni di altri individui che ha avuto modo di ascoltare e di assistere durante le sue attività da pastora luterana e psicoterapeuta. Questi esempi possono aiutare i lettori che si riconoscono come introversi a immedesimarsi nelle varie situazioni descritte, rassicurandoli del fatto che non sono soli, e non vi è nulla di sbagliato o riprovevole nel loro atteggiamento e nel loro comportamento.

La comprensione e l’accettazione di se stessi sono una parte fondamentale e significativa dell’opera, che è divisa in aree ben strutturate.
In particolare, nel corso del capitolo iniziale vengono descritti il tipo di personalità introverso, il tratto caratteriale altamente sensibile e il temperamento altamente reattivo.
I capitoli successivi invece comprendono al loro interno vari consigli e suggerimenti concreti su come districarsi all’interno della propria quotidianità e della vita sociale per poter vivere in maniera più serena la propria vita, libera da schemi mentali. Vi sono ulteriori indicazioni su come valorizzare questi tratti caratteriali, trasformandoli in punti di forza.
Inoltre, nell’ultimo capitolo del volume l’autrice fornisce una lista del linguaggio ideale da utilizzare per descrivere gli individui introversi e altamente sensibili, con l’uso di termini precisi e neutri che sostituiscono quelli negativi spesso adoperati per etichettare in maniera errata questi soggetti, i quali talvolta li assimilano erroneamente.
Infine, le ultime pagine dell’opera sono dedicate a due test preparati appositamente per questo libro, grazie ai quali è possibile valutare, rispettivamente, la propria introversione e la propria ipersensibilità: si tratta di test molto utili per avere un’idea più precisa su di sé, tuttavia vanno presi con cautela.

In definitiva, ciò che mi ha colpito maggiormente durante la lettura del volume è l’abilità della scrittrice di tratteggiare queste personalità senza scendere in giudizi, e lottando contro i preconcetti e i luoghi comuni spesso errati.
Si tratta di un vero e proprio viaggio alla scoperta del mondo degli introversi, dei loro pensieri e delle loro riflessioni, delle loro sensazioni e delle loro emozioni. È un’opera che permette di scoprire ed esplorare nuovi ambiti e caratteristiche di se stessi e degli altri che talvolta si ignorano oppure non si sanno spiegare adeguatamente.
Attribuisce inoltre un’importanza rilevante all’accettazione di se stessi, nonché a mettere in risalto la propria diversità senza tentare di omologarsi alla massa.
È un’opera che può rivoluzionare la vostra concezione di sé e il vostro stile di vita, permettendo di immergervi più a fondo e in maniera più sincera e veritiera nel vostro io.

Consiglio quindi la lettura de L’introverso felice non solamente alle persone che si ritengono introverse, bensì a tutti, in quanto aiuta a fare chiarezza su una delle personalità probabilmente meno comprese fino in fondo all’interno della società stessa, specialmente agli occhi degli individui estroversi, nonché a guardarle sotto un’altra luce.

"Quando le persone si calano nel proprio ruolo e scelgono di essere se stesse, introverse o altamente sensibili, possono diventare un esempio per gli altri. Come anelli concentrici in acqua, sempre più persone acquistano maggiore fiducia in sé e occupano nelle comunità lo spazio che compete loro, senza nascondersi o vergognarsi.
Spero che questo sviluppo continuerà e sono convinta che le persone introverse e altamente sensibili miglioreranno costantemente la loro capacità di porre limiti e organizzare la vita in modo da stare bene, mettendo i propri talenti a disposizione della società. Mi auguro che nel mondo aumenterà la consapevolezza che tutti, soggetti emotivi o forti, uomini o donne, persone di qualsiasi etnia e classe sociale, hanno eguale valore. Spero che la paura del diverso sarà sostituita dal convincimento che le persone possono essere molto differenti, comportarsi in modo molto vario e, nonostante ciò, essere perfettamente a posto ognuna alla propria maniera."