L’uccellino azzurro
- Autore: Claudia Porta e Giuliano Ferri
- Genere: Libri per bambini
- Casa editrice: Gallucci
- Anno di pubblicazione: 2021
L’uccellino azzurro (Gallucci 2021, disegni di Giuliano Ferri) di Claudia Porta, blogger, autrice, insegnante di yoga e dal 2007 cura il blog claudiaporta.com, è tratto dall’opera teatrale L’oiseau bleu (1908), scritta da Maurice Maeterlinck (Gand, 29 agosto 1862 – Nizza, 6 maggio 1949), poeta, drammaturgo e saggista belga vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 1911, che ha ispirato allestimenti teatrali, film, manga e una popolare serie animata.
C’era una volta un povero taglialegna, che aveva due figli: un maschietto, Tyltyl e una femminuccia, Mytyl, curiosi come tutti i bambini sanno essere. La notte della Vigilia di Natale, fuori la neve fioccava incessantemente, i fratellini, privi di doni, non riuscivano a prendere sonno, perché dalla casa dei vicini proveniva un allegro frastuono. Era in atto una festa, i piccoli avevano aperto le persiane della finestra e spiato nella ricca, luminosa abitazione dei vicini, piena di dolci e di regali. I fratellini ammiravano la tavola imbandita, i bambini che scartavano i regali, ridevano e saltavano, con i loro occhi innocenti spalancati. Mentre erano assorti nella visione di ogni ben di Dio, simbolo di felicità, ricchezza e prosperità, la porta della loro cameretta si era aperta ed era entrata una signora anziana che aveva chiesto loro:
“Avete l’Uccellino azzurro?”
Era la Fata Beriluna, che domandava ai fratellini di aiutarla a trovare l’Uccellino azzurro della felicità, l’unico modo per guarire la sua nipotina, gravemente malata, perché “non riusciva più a essere felice”. La Fata era sì anziana ma non aveva perso le facoltà mentali, infatti, dopo aver notato un sana invidia negli occhi dei fratellini, che non riuscivano a distogliere l’attenzione dalla casa dei vicini, aveva messo in testa il suo cappello e dato in mano a Tyltyl un diamante magico.
“Ecco, così, se giri il diamante vedrai animarsi tutto ciò che ti circonda. Prova, così, gira…”
Appena Tyltyl aveva girato il diamante, tutto era cambiato improvvisamente intorno a lei. La vecchia Fata era ora una splendida fanciulla. Le pareti e i mobili brillavano di pietre preziose. L’Orologio sorrideva e faceva l’occhiolino mentre le Ore scivolavano via ridendo a crepapelle e si mettevano a danzare tenendosi per mano. I bambini erano stupefatti. Ma questo era solo l’inizio di una fantastica avventura, anzi del viaggio in un mondo fantastico dei due fratellini guidati dalla Luce. Un viaggio nel Paese dei Ricordi, bastava soltanto far girare il diamante.
Una favola senza tempo, adatta ai bambini e a tutti quelli che sono rimasti bambini nell’animo, che fa comprendere l’esistenza nella vita di tanti tipi di felicità, perché ovviamente la felicità è soggettiva. La felicità di un bimbo quando bacia la propria mamma e l’estasi di una coppia di novelli genitori quando posano i loro sguardi per la prima volta sul loro primo figlio.
“La felicità è lo stato d’animo (sentimento) positivo di chi ritiene soddisfatti i propri desideri”, scrive Wikipedia.
Tyltyl e Mytyl nel loro fantastico viaggio incontreranno numerosi tipi di felicità e sarà bello scoprire quali, grazie alla scrittura limpida di Claudia Porta, ispirata dal capolavoro di un Premio Nobel, e ai disegni dolcissimi e molto teneri di Giuliano Ferri.
“Sono strani, gli umani… non riescono a vedere le cose come sono davvero, e non se ne rendono nemmeno conto!"
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