L’ultimo degli ingiusti
- Autore: Claude Lanzmann
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Skira
- Anno di pubblicazione: 2015
Un libro e una pellicola, autore e regista lo stesso Claude Lanzmann, riabilitano la figura di Benjamin Murmelstein (Leopoli 1905-Roma 1989), ultimo capo del Consiglio Ebraico del ghetto di Theresienstadt o ghetto di Terezin, struttura nazista d’internamento e deportazione situata a meno di cento chilometri da Praga.
Il rabbino, una delle personalità più brillanti della comunità ebraica di Vienna, fin dal marzo 1938, data dell’Anschluss, si era opposto con tenacia a Eichmann per strappargli il maggior numero possibile di vittime. Nel 1945 al termine della II Guerra Mondiale Murmelstein fu arrestato con l’accusa di aver collaborato con il regime nazista. Assolto nel dicembre del 1946, al rabbino venne impedito ingiustamente di trasferirsi a vivere in Israele come avrebbe desiderato e condannato, di fatto, all’esilio Benjamin Murmelstein trascorse quindi a Roma la maggior parte della sua vita, educando il figlio Wolf in condizioni precarie.
“È felice a Roma?” “Per quanto può essere felice un ebreo in esilio, sì”.
Il rabbino divenne un commerciante di mobili “pur essendo un intellettuale e uno studioso di grande respiro”, senza mai ricevere alcun aiuto dalla comunità ebraica romana che aveva fatto sue, senza verificarle, le accuse calunniose diffuse contro di lui e dalle quali un tribunale cecoslovacco lo aveva del tutto scagionato. Quest’ostracismo toccò l’apice alla morte di Murmelstein quando il rabbino capo di Roma rifiutò di dargli sepoltura nel cuore del cimitero ebraico romano, relegando la salma “al limitare delle tombe come un tempo si faceva con i suicidi”.
L’intento di Claude Lanzmann nato a Parigi il 27 novembre 1925, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico francese, con il documentario (Le dernier des injustes - L’ultimo degli ingiusti, della durata di quattro ore già presentato al 66° Festival di Cannes nel 2013 che sarà distribuito nelle sale cinematografiche italiane dal 26 gennaio) e il presente testo è di riscattare completamente il rabbino e di riparare “al male imperdonabile che gli è stato fatto”. Tutto questo per mostrare “in tutta la sua lampante chiarezza, la stupidità delle accuse dei suoi correligionari”.
Nell’Introduzione al volume Lanzmann, autore di Shoah (1987), Un vivo che passa. Auschwitz 1943 – Theresienstadt 1944 (2003) e La lepre della Patagonia (2010), rievoca la storia del ghetto di Terezin “città-fortezza” costruita alla fine del XVIII Secolo, scelta dai nazisti per essere adibita a quello che Adolf Eichmann definiva “il ghetto-modello”, cioè un ghetto da mettere in mostra, fulcro distorto della propaganda hitleriana che arrivò a contenere anche 50.000 ebrei. Qui i nazisti avevano istituito un Consiglio Ebraico costituito da dodici membri e un decano, chiamato “Judenalteste” letteralmente “il più vecchio degli ebrei”. A Terezin, durante i quattro anni di esistenza del ghetto, 1941-1945, si alternarono tre decani degli ebrei, il terzo fu Murmelstein, nominato nel dicembre del 1944. Tutti i decani degli ebrei morirono tragicamente, Murmelstein fu l’unico che sopravvisse alla guerra e questo “rende la sua testimonianza enormemente preziosa”. Una testimonianza sarcastica, ironica, dura sia con se stesso sia con gli altri. Fu proprio Murmelstein parafrasando il capolavoro di André Schwarz-Bart, L’ultimo dei Giusti, a definirsi “L’ultimo degli ingiusti”.
Il documentarista Lanzmann (citiamo il documentario di nove ore Shoah (1985) uno dei lasciti più importanti sulla deportazione degli ebrei) aveva incontrato Murmelstein a Roma nel 1975 ed erano state le vestigia della Capitale ad ascoltare il fiume di parole durate una settimana davanti a una telecamera del rabbino che aveva taciuto per trent’anni. Quarant’anni dopo quell’incontro l’intellettuale Lanzmann ha deciso di rielaborare quelle verità inedite che descrivono la discesa all’inferno di un uomo. «C’è un vecchio proverbio del Talmud che dice ”Un povero è come un uomo morto”. Se è questo che ha capito, non aveva torto».
Il volume L’ultimo degli ingiusti di Claude Lanzmann sarà presentato domani, martedì 20 gennaio 2015, alle ore 18,30 a Roma presso la Casa del Cinema Sala Deluxe Largo Marcello Mastroianni, 1. Insieme all’autore interverranno Gad Lerner, Sergio Luzzatto. Modera Stefania De Lellis, caporedattore esteri de La Repubblica.
L’ ultimo degli ingiusti
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