L’uomo che non sono
- Autore: Cristina Bellon
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2014
Giovanni Tosi, protagonista di L’uomo che non sono, di Cristina Bellon, durante una notte inquieta, sogna come Gregor Samsa, il personaggio di Franz Kafka, di essersi trasformato in un grosso insetto, o quantomeno lo desidererebbe al suo risveglio. A quarantacinque anni, un matrimonio fallito alla spalle, impiegato in un’azienda di materiali edili con una datrice di lavoro, la settantenne signorina Minoli che ha bisogno di schiavi, vive tra le cose indispensabili per sopravvivere.
Le uniche cose che diano ancora un senso alla sua vita sono Baffo, il suo cane, l’unico rimasto a fargli compagnia e i suoi amici, quelli con cui è cresciuto nella campagna lombarda, uguale, pacifica e dolciastra, dove ancora vive. Si vede un uomo rude, grezzo, con un po’ di pancetta e quasi senza capelli, simile ad un primitivo.
Dire sempre di sì era stata la cosa più semplice nella sua vita, sapeva di essere un codardo, e probabilmente è anche felice nella sua ordinaria quotidianità. Nel mentre alcuni suoi amici sono alle prese con la mancanza di lavoro e con esso la voglia di continuare a vivere, come gli confidava Beppe quando si incontravano al bar per un caffè. Ogni mattina, Giovanni lasciava l’entroterra delle cascine fuori Milano, un paesaggio piatto ed uniforme, per raggiungere strade intasate di auto, tutti diretti ai propri posti di lavoro. Amava la terra dove era nato, la campagna dei suoi genitori, il padre contadino e la madre mondina, e dove era cresciuto: d’estate, quando era ragazzo, si addormentava sulle balle di fieno e d’inverno tagliava la legna.
Erano giorni che si sentiva strano e inquieto. D’improvviso, la notizia del suicidio di Beppe sembrò innescare una bomba nella sua mente e nel suo corpo, tanto da voler scappare per paura di affrontare i tanti ricordi e i mille pensieri.
“Per quarantacinque anni mi ero misurato con un confine, che era rimasto costantemente alla stessa distanza tra quello che avrei potuto fare e quello che mi conveniva decidere, per avere una tranquillità durevole.”
Il dramma dell’amico gli spezzerà il cuore, un muro freddo sul petto, e quel tempo sembrava esser giunto a chiedergli di fare scelte diverse. “Le situazioni possono cambiare. E quando cambiano, cambiano in fretta”. Una cosa oscura in sé lo condurrà ad un cambiamento nel fisico e ad un nuovo stile di vita, a viaggiare su commissione per un losco affare per la prima volta fuori dall’Italia, ad avere soldi facili e ad essere trasgressivo, nella speranza di diventare un uomo interessante. Ogni cosa che nella sua vita era cominciata per finire sarà solo un pensiero ormai dimenticato. Lontano dalla vita di sempre ritroverà il buon umore come un adolescente e il mondo che lo aveva cresciuto non gli apparterrà più.
“Da una parte c’era la vita di sempre, semplice e controllata, dall’altra c’era il lato oscuro della mia anima, quella zona d’ombra che non avrei potuto rivelare a nessuno. Mi resi conto di avere una doppia vita. E pensai che mi piaceva.”
La storia narrata in prima persona da Giovanni cambierà verso, si tingerà di giallo, con ritmi incalzanti e una trama che si intensificherà di vicende e di emozioni forti. Sarà il viaggio interiore e fisico di un uomo consapevole dei propri limiti, della propria solitudine, mai ribelle al fato e alle prevaricazioni, ma con un profondo desiderio di essere l’uomo che non è mai stato. Avrà il coraggio di accettare il cambiamento e di andare fino in fondo? Sta al lettore scoprirlo.
Cristina Bellon, nata nella provincia di Varese, è una scrittrice di gialli affermata e conosciuta. Più volte finalista nel concorso letterario Giallo Stresa, è opinionista e critico letterario per il settimanale di cultura e politica Arcipelago Milano, dove è responsabile della Rubrica Libri.
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