L’uomo di Philadelphia
- Autore: Richard Powell
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Marcos y Marcos
- Anno di pubblicazione: 2021
Una lettura consigliata per le vicine festività di Natale, quando si ha più tempo da dedicare a se stessi, perché è un romanzo che non lo si lascia, la sua scrittura fa leva sul coinvolgimento e si arriva alla fine della storia senza rendersene conto ricordando con piacere, come nel mio caso, alcune sequenze del film in bianco e nero del 1959 candidato all’Oscar, interpretato magistralmente da un giovane Paul Newman. L’uomo di Philadelphia (traduzione di Raoul Soderini) di Richard Powell, un gioiello della letteratura americana del Novecento, best seller assoluto negli Stati Uniti, uscì in Italia nel 1963 ed è oggi riproposto dalla casa editrice Marcos y Marcos.
Richard Powell, scrittore e sceneggiatore, per lungo tempo scrisse e propose le sue opere con firma dei suoi amici scrittori; in un clima di sospetto e di comportamenti persecutori il suo nome era stato inserito nella lista nera perché attivista contro la guerra e in difesa dei diritti umani. Per lungo tempo dimenticato L’uomo di Philadelphia venne poi ristampato nel 2006 su richiesta della figlia Dorothy che ne aveva inviata copia a una casa editrice.
Racconta di tre generazioni di donne, dal generoso sangue di un popolo che conosceva la fame, e dell’attesa nel vedere cambiare il loro destino: ambizione e strategia per trovare il giusto posto nella società. È l’identità sociale il filo rosso che legherà le loro vite come riconoscimento quali membri di un gruppo, pronti a coglierne le condizioni favorevoli e a subirne quelle necessarie. Il protagonista, Anthony diverrà un arguto avvocato, che capirà ben presto che la società di Filadelfia non era come la società di New York nella quale si poteva accedere grazie al denaro, o come quella di Boston, che con le sue regole rigide non accoglieva gli irlandesi, gli italiani e i portoghesi: occorreva qualcosa in più del denaro o del potere per conquistarsi il diritto di cittadinanza. Riuscirà a farne parte e, alla fine, anche a processarne la società.
Anthony Judson Lawrence ha appena concluso a suo favore in tribunale una difficile causa, e vittorioso rivolge un pensiero al passato, guardando una vecchia foto di lui bambino sulle ginocchia della madre Kate, con alle spalle la nonna Mary e la bisnonna Margaret, le tre donne della sua vita, con sangue irlandese nelle vene. Doveva prendere una decisione importante e ripensa a quanto fosse stato desiderato.
“Conosceva le loro speranze e le loro convinzioni”.
Margaret O’Donnell aveva appena sedici anni quando si era imbarcata, nella primavera del 1857, a Liverpool con destinazione Filadelfia. Aveva lasciato alle spalle la sua Irlanda e la Grande Carestia che si era portata via uno dopo l’altro i suoi genitori. Aveva scelto Filadelfia perché a vederla in fotografia vi erano belle case e campanili di chiese. Sarebbe andata a servizio in una bella casa e così fu. Sbarcata seppe destreggiarsi tra le tante donne in cerca di lavoro, si presentò come cuoca e abile sarta, e i suoi modi non fecero esitare la signora Clayton, moglie del presidente della banca locale, nel sceglierla. Non solo era servizievole e impeccabile nel suo lavoro, ma si impegnò a imparare a leggere e a scrivere. Studiava fino notte fonda, subendo il fascino del giovane Clayton, esuberate e vivace che studiava legge ad Harvard.
La sua bambina nacque lontana dalla villa: Margaret andò via con in grembo la figlia, trovò un altro posto dove vivere e un nuovo lavoro, senza suscitare scandalo, senza sottoporsi a ricatti. Una donna dal carattere forte e determinata nel migliorare la sua vita con le sole sue forze. Mary andò al College, imparò a comportarsi come una signora e come darsi da fare per ottenere ciò che voleva. In poco tempo e con qualche sleale stratagemma convolerà a nozze con Harry Judson, professore di latino alla Franklin Accademy.
“La prima O’ Donnell di Filadelfia aveva fatto un po’ di strada verso la vetta.“
Kate sancì la terza generazione, e il suo debutto in società avvenne per interposizione della signora Lawrence che le fece da madrina. Nel mentre Mike Callahan, un irlandese innamorato senza speranze per il suo stato sociale, si faceva strada e metteva su una ditta di costruzione, Kate sposò l’erede Lawrence, da tutti considerato un giovane malaticcio che preferiva vivere lontano dalla madre. Morì in un tragico incidente la sera delle nozze. Anthony Judson Lawrence, quarta generazione, venne alla luce sano, robusto e con nelle vene puro sangue irlandese. Durante la sua crescita lo zio Mike fu sempre presente nella sua vita. Entrò con la borsa di studio alla Franklin Accademy e all’Università. La borsa di studio copriva solo il costo delle tasse, per cui Anthony, a differenza dei suoi amici, lavorava e studiava.
Temperamento e intelligenza non gli mancavano. Avrebbe potuto realizzare i suoi sogni e quelli delle donne O’ Donnell, anche a costo di perdere Joan Dickinson, figlia di un avvocato influente a Filadelfia, la donna che amava.
“Per gran parte della sua vita Anthony aveva indugiato ai margini della società di Filadelfia come una riserva impaziente che cerca di entrare nella squadra da titolare. Di tanto in tanto gli lasciavano giocare qualche partita e, battendogli una mano sulla spalla, gli dicevano che era andato bene. Ma ben presto lo rimandavano al suo posto.“
Una dura lezione per Anthony, che aveva compreso a sua spese come scoprire i punti deboli e i punti forti di un avversario ponendolo in uno stato di svantaggio psicologico.
“Imparare a fare l’avvocato era come imparare a diventare cittadino di Filadelfia.“
Avrebbe valutato con più attenzione nell’avvenire, affermò con convinzione a sé stesso, le intenzioni che si celano dietro ogni parola. Con nelle vene il sangue vincente ereditato, Anthony riuscirà a conquistare il suo posto nella società di Filadelfia. L’uomo di Philadelphia è un’attraente e intrigante lettura sulla visione del futuro desiderato, sull’ambizione quale forte desiderio di raggiungere la vetta, come voleva Margaret che con il suo accento irlandese guardando il piccolo Anthony negli occhi gli diceva: “spero tu sappia che cosa devi fare... tu sei il maschio che tutte e tre abbiamo aspettato”. È un romanzo da leggere anche perché inneggia alle donne e al loro decisionismo in un’epoca nella quale avevano poca influenza in famiglia, nella cultura, nella società.
L'uomo di Philadelphia
Amazon.it: 18,99 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’uomo di Philadelphia
Lascia il tuo commento