L’uso dei piaceri. Storia della sessualità 2
- Autore: Michel Foucault
- Genere: Filosofia e Sociologia
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Feltrinelli
Nel 1984, l’editore Giangiacomo Feltrinelli pubblica il secondo volume della “Storia della sessualità” di Michel Foucault: L’uso dei piaceri, infatti, è la continuazione de La volontà di sapere, testo presentato sei anni prima dallo stesso editore.
Foucault, con la nitidezza di sempre, traccia il percorso di tutte quelle vicende che, nel corso della storia, hanno determinato l’evoluzione del nostro lato più intimo.
Qual è l’origine delle problematizzazioni a livello sessuale? L’uso dei piaceri. Storia della sessualità 2 si apre con un’introduzione che ha la fondamentale funzione di chiarire il significato basilare della parola “moralità”; tale termine, agli occhi dell’autore, risulta avere molteplici sfumature.
Iniziare questo viaggio, alla ricerca delle origini dei nostri comportamenti sessuali, richiede una notevole oculatezza da parte del lettore. Tale percorso – che dall’Antichità classica giunge fino all’epoca moderna – si delinea come quel necessario ed essenziale cammino da dover percorrere per cogliere la qualità e la moralità che stanno alla base della nostra sessualità. Parlare di “moralità dei comportamenti” coinvolge la condotta che ciascuno ha come soggetto morale. Non c’è condotta morale – dice il filosofo francese – che non richieda la costituzione di sé come soggetto morale. Partendo da questa delucidazione il lettore va incontro ad una vera e propria riflessione storica che non può non coinvolgere quattro basilari assi dell’esperienza umana. Foucault, difatti, analizza, i rapporti che l’uomo intrattiene con il corpo, con la sposa, con i ragazzi e con la verità. Per poter penetrare meglio nel tessuto sociale della grecità, l’autore utilizza quattro nozioni indispensabili alla riflessione sulla problematizzazione morale dei piaceri: aphrodisia, chrēsis, enkrateia, sōphrosunē. Tali termini, oltre a spiegare cosa s’intende per sostanza etica, uso, padronanza, temperanza, permettono al lettore di comprendere meglio sia la dimensione sessuale del passato sia le attuali usanze che, da quella storia, sono state plasmate.
Dopo aver presentato le dinamiche sessuali analizzate da Platone e Aristotele, Foucault sostiene che
“l’eccesso e la passività, sono per l’uomo, le due principali forme di immoralità nella pratica degli aphrodisia”.
A partire da questa constatazione si arriva a dedurre l’importanza della costituzione di sé come soggetti di conoscenza: il rapporto con il logos, infatti, è un parametro imprescindibile quando si parla di “Dietetica”, di “Economica”, di “Erotica” e de “Il vero amore”. Sono proprio queste le tematiche su cui Foucault decide di focalizzare la propria attenzione subito dopo aver trattato la problematizzazione morale dei piaceri.
Leggere L’uso dei piaceri, lasciandosi alle spalle pregiudizi e aprendosi ai fatti che la storia ci pone dinanzi, è un ottimo modo per concederci l’opportunità di capire meglio alcuni degli episodi di cui la vita si anima.
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