La Comune
- Autore: Louise Michel
- Genere: Storie vere
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Edizioni Clichy
- Anno di pubblicazione: 2021
La Comune (Edizioni Clichy, 2021, titolo originale La Commune. Histoire et souvenirs, traduzione e cura di Chiara di Domenico) di Louise Michel (Vroncourt-la-Côte, 29 maggio 1830 – Marsiglia, 9 gennaio 1905) è una testimonianza appassionata e in prima linea, redatta nel 1898 da una delle pioniere del femminismo e dell’educazione moderna. Michel, anarchica e insegnante di francese, da maestra elementare a eroina della prima democrazia d’Europa, rievoca la Comune di Parigi, governo socialista che diresse Parigi dal 18 marzo al 28 maggio 1871.
La “Vergine Rossa” osserva il lettore dalla fotografia sulla copertina del volume, con un’espressione seria, nessuna concessione a un timido sorriso, braccia conserte, seduta su di una semplice seggiola, un vestito austero, triste, nessun inutile fronzolo addosso. Capelli disordinati, Louise non ha tempo per prendersi cura della propria persona, gli occhi vivi che caratterizzano la tempra di questa donna, che in mezzo alle tombe del cimitero di Père-Lachaise non esiterà a sparare a fianco dei suoi compagni fino all’ultimo colpo.
Parigi 1870. La Grandeur dell’Impero di Napoleone III si esprime con l’intento di dare alla città delle luci, strade larghe, asfaltate con il moderno bitume, secondo la volontà dell’urbanista progressista Haussmann, che vede le capitali europee come centri di scambi, affari lucrosi e di benessere per tutti i cittadini. Ma nei quartieri popolari non è cambiato nulla, i vicoli sono sempre angusti, meno di una casa su dieci è collegata alle fogne e otto su dieci sono ancora illuminate da candele.
Mademoiselle Louise Michel, minuta ma energica, ogni giorno con piglio volenteroso conduce i propri passi verso la sua scuola per ragazze, che si trova a Montmartre. Louise la gestisce con sua madre, grazie ai soldi della sua dote. Le donne provengono da Vroncourt-la-Côte, un paese dell’Alta Marna, nella regione del Grand Est, Louise è il frutto dell’amore tra un nobile e una domestica, e questo è l’unico dato romantico della sua storia. Le due donne vivono in una piccola casa accanto alla scuola. Louise ha il diploma di maestra, allora il più alto grado di studio concesso a una donna, ma essendosi rifiutata di giurare fedeltà all’Imperatore, non le era stato concesso di insegnare nelle scuole pubbliche, quindi ha fondato una scuola laica e privata. Un carattere così, assetato di libertà, giustizia sociale e fraternità, non potrà che aderire alla Comune di Parigi che sta per avanzare, e la vedrà combattere sulle barricate, in virtù della pessima gestione del potere da parte di Napoleone III, che il popolo chiama Badingue, come un famoso nano dell’epoca.
“Oggi, la Comune è pronta per la storia. A distanza di venticinque anni i fatti si delineano nettamente, si scoprono nel loro aspetto più autentico. Visti da lontano, gli avvenimenti si presentano come allora, con la differenza che ieri era insorta solo la Francia, mentre oggi tutto il mondo si è risvegliato”.
Nel 150° anniversario della Comune di Parigi, un testo dimenticato viene di nuovo pubblicato dopo molti anni e la polvere della Storia non sembra averlo invecchiato. La testimonianza ardente e appassionante di “Bonne Louise” colpisce l’immaginazione del lettore, che partecipa agli eventi, pagina dopo pagina. Ecco sfilare i giorni e le notti che videro la strada prendere il potere, le barricate ergersi, uomini, donne e bambini combattere tutti insieme per l’Idea e cadere sotto i cannoni. Un racconto trascinante, di sangue, ardimento e coraggio, che sarebbe costato alla “Vergine Rossa”, stimata da Victor Hugo e da Paul Verlaine, che le avrebbe dedicato una ballata, la prigione e la condanna alla deportazione nel 1873 in Nuova Caledonia, dove avrebbe continuato l’impegno anarchico. In seguito all’amnistia del 1880, Louise Michel, tornata in Francia, ripresa l’attività di militante politica, nel 1888 subì un attentato senza gravi conseguenze. Perdonato l’attentatore, al quale Louise aveva anche dedicato una poesia, sarebbe morta a Marsiglia il 9 gennaio 1905. I funerali, senza cerimonia religiosa, si svolsero con la partecipazione di una grande folla. Secondo le sue volontà Louise Michel fu sepolta accanto alla madre nel cimitero di Levallois-Perret.
“Ma nelle tormente rivoluzionarie, invece, la spinta è sempre in avanti”.
La Comune
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