La ruota degli innocenti
- Autore: Nicoletta Vinciguerra
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2010
A volte basta mezzo giro di ruota per cambiare in maniera irreversibile il destino delle persone.
La Ruota degli Innocenti è il secondo romanzo di Nicoletta Vinciguerra pubblicato nel 2010 da Kimerik. Un romanzo storico ambientato nel sud Italia all’inizio del secolo scorso, un’epoca nella quale alla donna non era permesso studiare o professare quello che per tradizione era di esclusivo accesso maschile e, anche il mestiere per eccellenza femminile, quello della levatrice, era circondato da un alone di diffidenza e superstizione.
Per secoli il fatale connubio tra religione e supremazia maschile aveva provveduto ad estirpare dalla società, tacciandole di stregoneria, tutte quelle manifestazioni di consapevolezza, istintiva o acquisita, nelle donne che coraggiosamente avevano tentato di affermare la propria identità. Il risultato era stato quello di creare una società borghese che continuasse a mantenere la condizione femminile sotto stretto controllo. Ed è in questo contesto che cresce Elena Violante Guerreira della Valle, figlia di un ricco proprietario terriero risposato, dopo aver perso la prima moglie, con una nobildonna quanto mai arida e frustrata, Donna Clotilde.
Elena manifesta presto la forte aspirazione verso le scienze mediche, soprattutto quelle relative all’ostetricia e alla ginecologia, perché affascinata dal mistero universale della nascita, mistero legato tanto alla vita quanto alla morte, e pertanto bisognoso di competenze scientifiche. Elena è una donna forte, dall’animo libero, e le sue coraggiose scelte le saranno fatali.
Quando sarà lei a mettere al mondo suo figlio, all’apparenza illeggittimo, Donna Clotilde troverà il modo per punire quella determinazione, vista come l’ennesimo affronto alla società precostituita.
Il destino di Elena e di suo figlio cambierà proprio con un mezzo giro di ruota, la Ruota degli Innocenti. Le vicende dei personaggi si evolvono, così, senza possibilità di mutare le conseguenze dell’orribile gesto che sarà determinante nelle loro esistenze future, fino a quando un incontro imprevisto riconcilierà i personaggi con il passato, nel ritrovamento delle proprie origini.
È un viaggio quasi inquietante, quello che compie l’autrice, dentro un’umanità vittima delle sue stesse credenze e convenzioni, dove la donna sembra avere la sorte peggiore, e dove velatamente appare la forma di un complotto secolare ai danni della coscienza femminile del mondo il quale, tuttavia, non ha impedito nel tempo a donne illuminate come la coraggiosa Elena di affermare la propria identità, anche a costo della vita.
La lettura di questo romanzo è una presa di coscienza delle radici che appartengono a tutte le donne italiane, e non solo, rendendo giustizia a quante tra quelle nel passato, con una forza straordinaria, hanno lottato per raggiungere un riconoscimento fondamentale.
Varrebbe la pena leggere questo romanzo, anche solo per la preghiera che l’autrice rivolge ai suoi lettori, che non si può che condividere con profondo coinvolgimento. Una preghiera antica che – purtroppo – guardandoci intorno a tutt’oggi non sembra essere realizzata, privando la stessa umanità del più importante valore primario: il diritto all’avvenire.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La ruota degli innocenti
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