La bambina senza il sorriso
- Autore: Antonio Menna
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Marsilio
- Anno di pubblicazione: 2020
Antonio Menna è un giornalista napoletano che conosce bene la sua città, i suoi vicoli, i Quartieri Spagnoli, dove abita il protagonista de La bambina senza il sorriso (Marsilio, 2020), romanzo in parte thriller, in parte analisi attenta alla vita di un pezzo di società napoletana, raccontata con empatia e con una sorta di complicità per i tanti difetti, ma anche il fascino che emana dai suoi rioni, dagli abitanti, dalla vita misteriosa che serpeggia in questa grande metropoli del Sud. Tony Sperduto, un nome singolare, è giornalista precario in perenne difficoltà con la testata che lo sfrutta, non lo assume, gli dà incarichi difficili conoscendone la penna attenta e affilata.
La storia inizia quando alla porta del suo piccolo appartamento bussa una ragazzina di circa dieci anni; si chiama Chiara, è molto seria, ed è venuta a cercare aiuto: suo padre Carmine Maiorano, un noto commercialista, durante una passeggiata domenicale è scomparso, lasciandola sola, e non è più tornato a casa, a piazza dei Martiri, dove la ricca famiglia abita. La piccola Chiara, che sembra già adulta data la sua espressione seria e la determinazione che mostra nel voler cercare suo padre, riempie il quartiere di manifestini: un appello alla ricerca di Carmine, in pericolo secondo la figlia.
Tony si appassiona alla storia di Chiara, scrive un pezzo sul giornale, ma il suo direttore lo rimprovera aspramente: il nonno di Chiara, potente esponente dell’imprenditoria cittadina, non vuole pubblicità a una storia familiare che si è già ripetuta: Carmine è uno “sciupa femmine” con precedenti fughe amorose: la moglie, bella donna, ne è consapevole e lo aspetta. Ma Tony si incaponisce, fa ricerche, scopre misteri, intervista donne che hanno avuto storie con lo scomparso, ma quando la macchina di Carmine viene trovata bruciata di fronte alla casa dove abitava da piccolo, proprio nei Quartieri Spagnoli, Sperduto capisce che né la polizia né la famiglia comprendono cosa sta avvenendo.
Una commessa della grande libreria Feltrinelli di piazza dei Martiri, che ha frequentato Carmine, la bella Federica, metterà il giornalista-detective sulla buona strada per risolvere il mistero. Chiara non sorride perché ha un lieve disturbo al muscolo facciale; Tony è pervaso da una strana cupezza: il suo lavoro precario, la mancanza di una compagna, l’indecisione affettiva lo relegano a una condizione di incertezza esistenziale che lo porta a identificarsi con la bambina senza sorriso a cui è stato sottratto il padre.
Padri, madri, figli, abbandoni: un altro filo rosso che scorre nelle pagine del romanzo, originale, ben scritto, molto napoletano, pieno com’è di contraddizioni fra gente ricca e potente, quartieri ai limiti della sopravvivenza, bassi, poveri ma dignitosi, bische clandestine, periferie abbandonate e cibi appetitosi e ben cucinati, quelli che solo una mamma amorosa riesce con poco a confezionare. In mezzo al brulicare della vita cittadina, ecco comparire le poesie di Anne Sexton, Al mio amante che torna da sua moglie, "un canto di dolore e di lucidità": c’è anche questo nel romanzo di Antonio Menna, pieno di poesia nascosta.
La bambina senza il sorriso
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