La cattedra rovesciata
- Autore: Maria Bonaria Capone
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2022
La professoressa di lettere Lilly Esposito - alter ego dell’autrice Maria Bonaria Capone - è una donna intelligente e vitale, che si muove nel mondo con passione, curiosità e una buone dose di ironia, intrecciando generosamente, e senza mai circoscriverne nettamente i confini, i diversi ambiti della propria esistenza.
Il romanzo La cattedra rovesciata (Bookabook, 2022) prende lo spunto da un anno scolastico particolarmente complicato e ha la forma del moderno “memoir autobiografico”, organizzato in brevi capitoletti tematici che coprono un periodo di tempo che va da un giugno al giugno dell’anno successivo.
In questa struttura circolare i fatti non sono raccontati in un ordine cronologico lineare, ma aggregati in un tempo soggettivo che mescola le diverse dimensioni temporali: le comuni occupazioni della vita quotidiana, familiare e lavorativa, offrono lo spunto per continui flashback che affondano lo sguardo nel passato e ne intrecciano i ricordi col presente, creando un movimento temporale in cui il ciclo annuale ne sviluppa e ne contiene altri, fino a inglobare l’intero ciclo vitale della protagonista.
Il tempo, nel suo farsi e, insieme, la necessità di dare un senso unitario a ciò che avviene nel suo scorrere, rappresentano il tema centrale di questa storia, “unica ma come tante” (come sostiene la stessa autrice nel prologo) nella quale Lilly Esposito, partendo dalla propria professione, riflette con sincerità sul senso profondo delle nostre scelte e dei valori che le guidano: il ruolo della famiglia e dei maestri, il senso del rispetto e della gratitudine, l’importanza di seguire e coltivare le proprie inclinazioni, nella convinzione che in ciascuno vi sia del buono e del bello da far emergere e valorizzare.
Ne consegue una narrazione dinamica, focalizzata sulla protagonista la quale, quasi come una moderna signora Dalloway, esplora il proprio vissuto alla ricerca delle radici emotive e intellettuali e della coerenza e del senso ultimo dell’ esperienza esistenziale.
Pur incentrata sul personaggio di Lilly, la storia accoglie una moltitudine di personaggi che formano una folla, sempre in movimento ma mai anonima.
I personaggi affiorano man mano dallo sfondo attraverso un’efficace tecnica ritrattistica che, con poche pennellate, li delinea nei loro tratti individuali e unici e dà loro corpo e voce, talvolta in forma di bozzetto, talvolta aprendo più ampi scenari in cui è possibile cogliere le potenzialità di uno sviluppo narrativo più ampio e autonomo.
L’autrice esercita una cura particolare nel dar vita ai propri studenti e li racconta in modo empatico, a volte con humour sagace ma sempre con rispetto e benevolenza, mostrandoceli bisognosi di cure e di attenzione nella loro sostanziale e profonda fragilità.
Gli spazi in cui si snoda la vicenda rappresentano l’habitat vitale della protagonista; sono gli spazi della quotidianità: la città, la casa, la scuola, i luoghi delle attività consuete.
La descrizione dei luoghi e degli ambienti è generalmente funzionale alla definizione dello sfondo narrativo, perciò spesso è appena accennata. Ma troviamo anche descrizioni più ampie, come nel capitolo “Richiamo alla vita”, dove lo spazio dell’hospice - ultima dimora del padre di Lilly - si carica simbolicamente di tutto il peso emotivo legato all’imminente distacco dalla figura paterna.
Funzione simbolica assumono anche le rare e brevissime notazioni di tipo “meteorologico”, in genere collocate a inizio capitolo e funzionali a tratteggiare/sottolineare gli stati d’animo della protagonista.
Il ritmo della narrazione è rapido e incisivo grazie alla scelta di periodi brevi e talvolta spezzati, alla riproduzione naturale del parlato spontaneo, all’abile avvicendarsi dei registri (dal registro medio a quello colloquiale, fino all’uso di brevi e funzionali inserti gergali o in lingua sarda) e dei toni narrativi (dal tono oggettivo a quello più emotivo, dalle sfumature sentimentali a quelle più leggere ed ironiche).
Il discorso è, inoltre, vivacizzato da metafore e similitudini spontanee e costellato da continui riferimenti citazionali, presi in prestito dalla protagonista per sottolineare i momenti più salienti della proprio vissuto.
Ne deriva un racconto godibile, autentico e appassionato, dove allegria, ironia e malinconia si fondono in un mix efficace, che rivela la non facile capacità della narratrice di restituire con sincerità e naturalezza il proprio mondo interiore, ricco di sentimenti e nutrito di grandi passioni letterarie, artistiche, cinematografiche e musicali.
La cattedra rovesciata
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