La cena del cuore. Tredici parole per Emily Dickinson
- Autore: Beatrice Masini
- Anno di pubblicazione: 2015
Tredici parole per Emily Dickinson è il sottotitolo del libro “ La cena del cuore ” di Beatrice Masini (rueBallu Ed. 2015), corredato dalle raffinate illustrazioni di Pia Valentinis, nel quale l’autrice milanese attraverso versi, frasi e brani di lettere, ricostruisce la vita e la personalità della grande poetessa americana nata ad Amherst il 10 dicembre del 1830, dove è morta il 15 maggio 1886.
“La casa è importante per tutti noi. La casa diventa ancora più importante per chi non ne esce quasi mai. È il confine, ciò che separa e difende dal mondo”.
La casa della vita di Emily Dickinson, la prima abitazione di mattoni di tutta la città, si trovava nel centro di Amherst, Massachusetts. La Dickinson Homestead, “grande e bella”, ora museo a lei dedicato, era stata fatta costruire dal nonno di Emily nel 1813. Quella della poetessa era una famiglia importante: il padre Edward era un avvocato e professore, uomo politico al Congresso americano impegnato per l’abolizione della schiavitù. La madre Emily era una donna silenziosa e solitaria la quale si occupava della casa e della cucina, il fratello maggiore Austin aveva sposato Susan, amica fraterna della poetessa, i due sposi abitavano in una dimora sita sullo stesso terreno chiamata gli Evergreens, collegata da un sentiero che Emily “percorreva con gioia”. La sorella minore, la concreta Lavinia, “forte e terrestre” non si era sposata e si occupava dei genitori e della sorella. La donna cucinava e si prendeva cura del giardino. Sarebbe stata Lavinia, alla morte di Emily, a trovare sullo scrittoio stipate dentro un piccolo baule, “montagne di poesie”. La stanza da letto di Emily, il suo piccolo universo, era molto semplice: quattro finestre e una stufa, che scaldava più di un camino. Vi era un tavolo di ciliegio dal piano grande come una cartelletta. Emily da bambina buffa, rumorosa e vivace era diventata una donna fragile. Il medico le aveva suggerito di seguire le proprie inclinazioni e di non stancarsi. Nella sua stanza le era sempre accanto il cane Carlo, un terranova gigantesco, ma la poetessa amava tutti gli animali, specialmente gli uccelli “che sanno e non dicono”, allegri e ciarlieri abitanti del bellissimo giardino. Emily manteneva i contatti con il mondo grazie alle lettere che inviava a parenti e amici. La donna scriveva quello che le passava per la mente, “moti e sentimenti” e amava infilare nella busta fiori e foglie. Ma la poesia era la più grande amica e compagna di Emily Dickinson.
“Scrivere poesia è dare nomi alle cose. La poesia è musica”.
In questo prezioso libro, concepito come un taccuino, con un cordoncino nero per fermare le pagine, la scrittrice e traduttrice Beatrice Masini narra la vita di Emily Dickinson, considerata tra i maggiori lirici del XIX secolo. Ai piccoli lettori dagli otto anni in poi viene data l’opportunità di scoprire, con eleganza e chiarezza, le sue suggestive poesie, vergate con un linguaggio semplice e brillante, nella quali traspare l’amore per la natura. Con l’aiuto di versi, brani, lettere
“Non c’è modo migliore per raccontarla che prendere in prestito le sue stesse parole”
l’abile Masini svela la personalità e l’anima di Emily, donna dal cuore sensibile e dalla mente profonda, la quale benché probabilmente non avesse conosciuto l’amore, con una sola frase l’aveva saputo definire molto bene.
“Che l’Amore è tutto ciò che c’è/ È tutto ciò che sappiamo dell’amore”
“Le caratteristiche di un buon libro per ragazzi sono le stesse di qualunque buon libro: voce forte, trama robusta, scrittura interessante, peculiare e accurata”
così si è espressa la scrittrice in una recente intervista. Per quanto riguarda la stesura del volume Beatrice Masini precisa:
“Non ho scelto un andamento cronologico ma una serie di temi che mostrassero come in una vita limitata, la Dickinson si sia concentrata sull’essenziale: l’amore per la famiglia, alcune grandi amicizie, la gioia che dà osservare i mutamenti della natura, la passione per la letteratura”.
“Per fare un prato ci vuole un trifoglio/ E un’ape sola/ Un trifoglio solo, e un’ape/ E sogno/ Basterà solo il sogno/ Se le api sono poche”.
La cena del cuore. Tredici parole per Emily Dickinson. Ediz. illustrata: 1
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Ho scoperto con piacere questo elegante libretto chiuso con un elastico, come fosse un diario e stampato su carta naturale realizzata con fibre di cotone riciclate. Fa parte di una collana della casa editrice rueBallu, dedicata ai bambini dagli otto anni in su, ma direi proprio che è una perla da godere a tutte le età, sia dagli amanti della poesia, e in particolare di Emily Dickinson, sia da chi vuole avvicinarsi a questo forte e… delicato personaggio della letteratura americana.
L’opera è suddivisa in brevi capitoli, che ci parlano di Emily, delle sue passioni e caratteristiche, come la casa, gli animali, i fiori, la famiglia, l’amore, il bianco, la scrittura, la lettura, la morte…
“Per fare un prato ci vuole un trifoglio e un’ape sola,
un trifoglio solo, e un’ape . E sogno.
Basterà solo il sogno se le api sono poche”.
Naturalmente vengono riportate anche alcune delle sue poesie e il tutto è corredato da anticate illustrazioni curate da Pia Valentinis, con disegni, fiori secchi, piume, pagine di quaderno che sembrano attaccate con la carta adesiva.
“Non c’è nave come un libro
Che ci porti in terre lontane
Né destrieri come una pagina
Di scalpitante poesia…”
Davvero un bell’effetto, sembra di possedere uno dei diari della Dickinson, che amava ritagliare e cucire dei libretti per poi scrivervi le sue creazioni poetiche, chiusa nella sua camera-studio e appoggiata a un tavolino davanti alla finestra che dava sul giardino della casa di Amherst nel Massachusetts.
“Ero la più minuscola in casa
Mi ero presa la stanza più piccola
Di notte la mia lampada piccola, un libro e un geranio…
Non parlavo mai se non mi si parlava e anche allora parlavo corto e basso
Non sopportavo di vivere ad alta voce…
Mi ero spesso figurata di poter morire inosservata”