La collina
- Autore: Andrea Delogu e Andrea Cedrola
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Fandango Libri
- Anno di pubblicazione: 2014
“In collina sarete liberi, ma scoprirete una libertà diversa da quella che vi ha condannato fuori. Qui dentro, rispettando le regole, troverete la libertà del vivere comune, del non pensare solo a se stessi. La libertà dell’altruismo contro la libertà dell’egoismo”.
Anni ottanta: Valentina, una bimba di cinque anni, vive in una comunità su una collina verdeggiante, in un mondo ovattato. Di fatto, è una comunità per ex tossicodipendenti, dove da anni sono “ricoverati” i suoi genitori, Ivan e Barbara. Ivan è l’autista personale di Riccardo Mannoni, “omone” dal grande sorriso aperto, “padre padrone” di tutti i ragazzi, creatore e fondatore della nota comunità terapeutica. Ivan qui conosce Barbara, ragazza inquieta e ribelle. I due s’innamorano e si sposano, dopo aver ottenuto il permesso di Riccardo. Perché è Riccardo che fa il primo colloquio con il tossicodipendente, è lui che lo accetta in comunità, che è presente nei momenti più difficili quando la “scimmia” ti tormenta, ed è sempre lui che decide se puoi vivere la tua storia d’amore e soprattutto uscire da quel cancello.
“La collina” di Andrea Delogu e Andrea Cedrola (Fandango, 2014) è la storia liberatoria, coraggiosa, autobiografica dell’autrice (io narrante) che ha trascorso la sua infanzia a San Patrignano, mai citata nel libro, ma presente in ogni pagina, luogo, chiuso, controllato, regolato,
- dove bisognava “essere pronti per andarsene e altrettanto importanti pronti per entrare”;
- dove sei ammesso solo dopo che ti spogliavi persino della tua identità, consegnando i documenti;
- dove “salvati e sommersi” lottavano contro l’eroina “mostrando la loro forza di volontà” e chi non ce la faceva, finiva in catene;
- dove il recupero si basava solo e soltanto sulla figura polarizzante del fondatore.
Riccardo, nome inventato, è palesemente Vincenzo Muccioli, leader carismatico, troppo carismatico, fuori da ogni norma giuridica, da ogni teoria psicanalitica, con una sua pedagogia autoritaria che "passava talvolta per l’umiliazione, le botte, le catene e le celle d’isolamento". Eppure Valentinabimba /Andreaadulta non calca mai la mano nel raccontare le punizioni pesanti che sfioravano in violenze e regole rigide a cui tutti, compresa lei così piccola, doveva obbedire. Dalla narrazione anzi traspare spesso la sua serenità di bambina protetta:
"In quegli anni uscivamo per andare a trovare i parenti, ma non cercavo la libertà. Amavo il mondo della comunità. In collina si viveva senza soldi, a contatto con la natura, conoscevo tutti. Non c’erano vizi. Nessuna differenza fra le persone - racconta Andrea - Tutti avevano da mangiare". Vedevo persone con dei lividi, ma pensavo che ci fosse un motivo. Mi fidavo degli adulti, non stava a me chiedermi il perché. Vedevo pure persone arrivare in condizioni difficili per la droga, ma non mi facevo domande. Ero serena. Gli adulti nascondevano anche situazioni e abusi più gravi”.
Come la morte di Roberto Maranzano, un giovane ritrovato massacrato a pugni e a calci da alcuni compagni che avrebbero dovuto aiutarlo nella disintossicazione, sembra perché non avesse rispettato alcune regole. Incipit commovente del primo romanzo di Andrea Delogu e Andrea Cedrola.
La collina
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