La confraternita degli assassini
- Autore: Marcello Ciccarelli e Bruno Di Marco
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2021
Anno del Signore 1408. Damasco è lontana, come il calore del suo clima: Isidoro è venuto a cercare un futuro a Roma, soprattutto per la figlia, la piccola Nour. È un matematico, come chi lo ha messo, con la sua bambina dalla memoria prodigiosa, al centro del giallo storico La confraternita degli assassini, novità Newton Compton (gennaio 2021, 320 pagine). Uno degli autori, infatti, è un suo collega moderno, Marcello Ceccarelli, che ha dato alle stampe questo bel lavoro, in collaborazione con Bruno Di Marco.
Il primo, classe 1945, è un ex insegnante di matematica e ha diretto la sezione Mathesis di Latina dal 1991 al 2011. Il secondo, più giovane ed ex allievo, insegna storia dell’arte sempre a Latina ed è al terzo romanzo, non nuovo anche all’esperienza della scrittura a quattro mani, visto che questo historical thriller è il secondo in coedizione. Un matematico e uno storico dell’architettura rinascimentale sembrano ben assortiti per confezionare una storia ricca di contenuti delle due materie.
Quando il racconto prende forma, costretti a lasciare il Medio Oriente padre e figlia sono in Italia già da un anno. Dall’abbazia di Farfa raggiungono a Roma il convento sull’Aventino dove il cardinale Oddone Colonna ha trovato loro ospitalità, in attesa di far diventare Isidoro suo crittografo personale. Nour ha solo sette anni, un’intelligenza spiccata e un’innata capacità mnemonica, che le ha consentito di apprendere tanto. Si comporta curiosamente da muta, in presenza di estranei si esprime solo a cenni e scrive strani segni sopra una tavoletta che porta sempre appesa al collo. Solo il padre ha il privilegio di ascoltare la voce della bimba, quando non con loro non c’è nessuno. Da quando ha perso la moglie è legato tantissimo alla bimba, Nour è tutta la sua vita.
Hanno dovuto fuggire lontano dal Khan dei Mongoli, che voleva asservire tutti i sapienti ai suoi scopi di potere, ma Isidoro si rende conto d’essere precipitato in altri guai. Le rivalità tra le famiglie nobili rendono il clima della Città Eterna ancora più rovente dell’afa estiva. Gli uomini degli Orsini battono le strade per ostacolare i movimenti dei Colonna e viceversa. Il re di Napoli Ladislao si è autonominato protettore dell’Urbe e i soldati napoletani fanno il buono e il cattivo tempo, mentre Papa Gregorio è distratto dallo scisma minacciato dall’antipapa Benedetto.
In tutto questo, il matematico immigrato deve anche affrontare la furia di un antico rivale, Baldassarre, che lo accusa di avere insegnato alla figlia tutti i segreti della tanto avanzata matematica araba e soprattutto di averle trasmesso il mistero essenziale dei quattro punti armonici.
Con stupore, Isidoro nota che la bambina rivolge la parola a uno sconosciuto. Mai successo. È un fiorentino cordiale, un architetto venuto a Roma a studiare le meraviglie di cui cogliere i segreti. Si chiama Filippo Brunelleschi, per gli amici Pippo. Da più di cent’anni a Firenze si edifica il grande Duomo di Santa Maria del Fiore e sta studiando come partecipare alla probabile gara per la costruzione della cupola, un progetto molto difficile, quasi impossibile.
Roma fatale: Nour viene rapita. Isidoro è devastato, non l’ha mai lasciata sola e ora Baldassarre gliel’ha portata via chissà dove.
Passano gli anni, i conflitti divampano, Signorie e famiglie si scontrano, c’è lavoro per capitani di ventura e mercenari. Anche la Chiesa è scossa a lungo. Il cardinale Colonna sfrutta un’occasione e strappa l’elezione al trono papale. Il Concilio di Costanza è durato quattro anni, ma i tre pontefici rivali sono stati costretti a rinunciare e il nuovo papa eletto è Oddone, col nome Martino V. È un bene anche per il fidato copista Isidoro, ma nemmeno la protezione del Colonna lo aiuta a trovare tracce della figlia.
Dieci anni dopo l’arrivo a Roma, si trova a Firenze, con la delegazione che prepara la permanenza di Papa Martino in città. Incontra di nuovo Brunelleschi e apprende che la ragazza è in una famiglia fiorentina ed è diventata una vera bellezza. Baldassarre è morto di peste ed è stata venduta come schiava. Il padrone, messer Bertozzo, la chiama Nora e la tratta bene. Sarà pure muta, ma sorride sempre ed è un piacere averla per casa. Non c’è somma al mondo per cui la venderebbe, anche se alla moglie Caterina garba molto meno.
Avvicinando Bertozzo, Filippo tesse una trama a lunga scadenza per liberarla. Isidoro ottiene di aprire una scuola di abaco a Firenze per apprendisti matematici, mentre e Brunelleschi studia e calcola con l’aiuto della ragazza geniale il progetto della cupola di Santa Maria del Fiore, perché l’Opera del Duomo ha bandito finalmente la gara. Mattoni a spinapesce, questa la soluzione strutturale innovativa, come nella cupola di Isfahan, nota a Nour e nel Pantheon ammirato a Roma. Messi in opera in verticale ad anello, creano una specie di cerchiatura, incatenando quelli dei filari superiori e impedendo lo scivolamento durante la posa.
La narrazione passa da brevi cenni artistico-architettonici alla soluzione di problemi di matematica, secondo la professionalità dei due docenti scrittori. E non dimentichiamo il mistero dei quattro punti armonici. I contenuti thriller, il giallo e il mistero vengono dalle mene degli avversari (Isidoro e Nour ne trovano dappertutto, anche sotto le tonache della Confraternita dei Verafede, dai quali devono guardarsi). Personaggi storici e grandi artisti del passato si aggiungono a creare intrecci. Un cocktail ben riuscito, un buon libro.
La confraternita degli assassini
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