La guerra del Peloponneso
- Autore: Tucidide
- Genere: Classici
- Categoria: Narrativa Straniera
Se Erodoto fu il padre della Storia, Tucidide fu lo scienziato in quanto fu il primo a parlare di cause e di conseguenze e a limitare le notizie fantastiche.
Nell’opera "La guerra del Peloponneso" racconta le vicende che affrontano Spartani e Ateniesi e la fine della democrazia imperiale di Atene.
La città, culla del pensiero civile moderno, fu profondamente ingiusta nei confronti delle città sottomesse o anche solo alleate. È la dimostrazione che la democrazia ateniese lodata da tutti come modello politico era marcia. Non sempre gli Ateniesi (e neppure gli Spartani) agirono in base ai loro ideali, ma in base ai loro interessi. Avventurieri come Alcibiade furono abili nel comandare, ma anche estremamente cinici.
È il rischio della democrazia di tutti i tempi, ma il fatto che essa tuteli la libertà dei cittadini la fa preferire a qualsiasi altro regime.
Tucidide lo dimostra. Maestro di stile, la sua lingua spezzata e oscura talvolta sarà un modello per gli storici latini Sallustio e Tacito.
Tucidide rappresenta una storiografia libera e pronta a confrontare le fonti e a darne un’interpretazione. Lettura affascinante e obbligatoria per studenti di Lettere e appassionati.
La guerra del Peloponneso. Testo greco a fronte
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Invito tutti coloro che amano l’ars oratoria a leggere il terzo e ultimo discorso (vol II 59-65) che Pericle pronuncia nel corso della primavera del secondo anno di guerra. In questo discorso agli ateniesi egli mostra la sua forza declamatoria in un contesto surreale: in città la peste continua a mietere vittime; gli Spartani invadono l’Attica con reiterate devastazioni e l’esito della guerra è incerto come la sua conclusione temporale.
Dinanzi alla diffusa inquietudine della popolazione, Pericle decide di convocare l’assemblea con l’intento di infondere speranza ma, soprattutto, di respingere da sé ogni forma di ira e di critica poiché, pur avendo desiderato il conflitto, non può essere considerato l’unico responsabile di tanta distruzione.
Buona ri-lettura (anche ad Alta Voce)