La lettrice della stanza 128
- Autore: Cathy Bonidan
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: DeA Planeta Libri
- Anno di pubblicazione: 2020
Secondo romanzo della francese Cathy Bonidan che con il suo esordio letterario Le parfum de l’hellébore ha vinto in Francia ben undici premi letterari.
L’autrice lavora come insegnante a Vannes e ha dichiarato di scrivere dall’età di quattordici anni. La lettrice della stanza 128 (DeA Planeta Libri, 2020, traduzione di Tania Spagnoli) ha una trama originale e coinvolgente, e la Bonidan, da buona lettrice instancabile, lo ha dedicato a tutti i romanzi che si sono letti e a quelli che si leggeranno.
Una storia vera, ma non del tutto, che può cambiare la vita; un romanzo epistolare nel quale i protagonisti si perderanno nei loro sentimenti, nelle loro paure, nelle loro speranze.
Anna-Lise, in villeggiatura sulla costa della Bretagna, troverà, nel cassetto del comodino della stanza d’albergo dove alloggia, un manoscritto.
Lei ama leggere e, la sua sorpresa tra le pagine di quell’autore anonimo, sarà di ritrovare un indirizzo annotato sotto una frase di Camus, il suo autore prediletto.
“E le mie storie, vere o false, non tendono tutte allo stesso scopo, non hanno lo stesso senso? Dunque, che importa se siano vere o false, poiché in entrambi i casi sono significative di quel che sono stato e quel che sono? Talvolta si vede più chiaro in chi mente che in chi dice il vero. “
Riuscirà a trovare chi lo aveva scritto e dimenticato nel cassetto?
Sylvestre Fahmer era l’autore del manoscritto; gli verrà recapitato con una bellissima lettera di accompagnamento scritta a mano da Anna-Lise, che farà riafforare in lui il ricordo della madre che adorava scrivere lettere. L’autore non era mai stato attratto dal mare, non era mai stato in quel tratto di costa francese e, nel risponderle, le confiderà di avere smarrito il testo nel 1983 durante un viaggio a Montreal.
Aveva ventritré anni e viveva con studenti come lui, ed ora dopo più di trent’anni lo aveva ricevuto a casa.
Nel corso degli anni mi è capitato più di una volta di chiedermi come sarebbe stata la mia vita se non avessi smarrito quel testo.
Sylvestre, solitario e introverso, aveva scelto di vivere lontano dalla città, immerso nei boschi e nella natura; la figlia era andata a vivere in Canada e la compagna dopo un po’ aveva preferito tornare ai ritmi sfrenati della città. Aveva un lavoro che poteva essere svolto da casa.
Era nato sui Pirenei in un luogo dove la pietra aveva avuto la meglio su tutto. Aveva scelto la natura al nord di Parigi dove i suoi malori erano diminuiti, gli attacchi in panico in metropolitana, e da dove moglie e figlia erano fuggite. Anna-Lise era una grande lettrice, da sempre nutriva l’amore per i libri, ed era facile accorgersene: il suo sguardo diventava sognante, oppure all’improvviso mostrava il desiderio di realizzare un viaggio verso un paese dal nome impronunciabile.
La sua curiosità nei riguardi di Sylvestre era puramente letteraria; il suo romanzo non solo l’aveva appassionata, ma lo riteneva fuori dal comune. La storia di un amore giovanile; due innamorati che avevano rinunciato al loro amore per la differenza sociale e per la loro giovane età.
Tra lo stupore e la meraviglia, nato da qualcosa di imprevisto e di inatteso che andava di pari passo con la curiosità, tra l’essere alle prese con la casa, i figli, e il marito, Anna-Lise vorrà cercare chi nel corso degli anni fosse venuto a conoscenza di quel libro, e in quali parti del mondo il manoscritto aveva viaggiato per giungere in Bretagna fino a lei. Il manoscritto aveva percorso migliaia di chilometri, spostandosi in mezzo mondo, da Parigi a Londra, da una biblioteca a una città del Canada, da un albergo a una soffitta in Belgio.
Un’indagine alla Poirot che la condurrà alla conoscenza di più persone, con destini intrecciati con quel vecchio libro, tra storie d’amore e segreti.
Il libro aveva il potere di connettere le persone.
E tutti coloro che lo avevano letto in qualche modo avevano poi cambiato l’andamento della propria vita. Tutto era successo con il solo potere delle parole.
Una lettura che affascina nella ricerca avventurosa delle tracce del libro nel suo viaggio nel mondo, attraverso una corrispondenza fatta di attese, di carta e penna, che saprà parlare di famiglia, di amicizia, di rimpianti, di amore e di speranza.
Il destino non esiste ma alle volte bisognerà fingere di crederci.
La lettrice della stanza 128
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