La libreria alla fine del mondo di Ruth Shaw

La libreria alla fine del mondo (Giunti, 2023, trad. it. Giada Riondino) narra la storia vera di una donna straordinaria.
Ho dovuto ripetutamente ricorrere a Google maps per individuare i molteplici luoghi dell’Oceania, Australia, Nuova Zelanda ed arcipelaghi vicini dove si è svolta la vita della ormai settantenne Ruth Shaw, la straordinaria figura di donna che dopo aver vissuto vicende personali quasi rocambolesche, segnate da numerosi mariti e figli, cambi di lavoro, di luogo di abitazione, di scelte di vita, tentativi di ricominciare dopo aver superato lancinanti perdite, finisce per stabilirsi con l’uomo che ha ritrovato dopo decine di anni, Lance, vicino al lago Manapouri, nell’estremo sud della Nuova Zelanda, dove apre la sua prima libreria, a cui ne faranno seguito altre due.

La Wee Bookshop che presto diventa la Two Wee Bookshops, piccolissimi locali, vetrine coloratissime, aperte solo in estate e nei weekend, una sezione dedicata ai bambini, tanti libri di ogni genere, una clientela originale, eccentrica, nei cui confronti la libraia mostra interesse, pazienza, empatia, curiosità.
Alle due piccole librerie se ne aggiungerà una terza, The Snug, dedicata soprattutto agli uomini, che sembrano meno attenti alla lettura delle donne, e ai cui gusti Ruth cerca di dedicarsi avendo fatto una “vita da uomo”, se così si può dire: arruolata in Marina come cuoca, poi farà a lungo la skipper, ma anche l’allevatrice di animali, l’infermiera, la governante nelle case dei preti cattolici, la cameriera, la pasticcera.

Starà per lunghi anni lontana dalla sua famiglia, con cui però continua a mantenere caldi rapporti. Tornerà solo per la morte dell’amatissima madre, per poi riprendere il largo con uno dei numerosi uomini con cui tenterà di unirsi. Stuprata da adolescente, manterrà sempre una certa distanza dai maschi, anche se accetterà insoliti matrimoni che dureranno pochissimo. Oltre la sua vita, avventurosa e ingarbugliata, quello che rende questo libro singolare è l’alternarsi di pagine autobiografiche, per lo più vere anche se paradossali, alle memorie che l’autrice chiama “Racconti di libreria”.
In questi capitoli si ricostruisce la grande passione per i libri che ha caratterizzato la personalità di Ruth, ma anche le riflessioni che nascono dall’incontro con ogni sorta di lettori.

Nel brano intitolato “cimeli di famiglia”, la scrittrice-libraia afferma:

Ogni libro ha una storia, e molti di essi portano con sé preziosi ricordi. Quando tengo fra le mani uno dei libri di mia madre mi ricordo di lei: tocco le stesse pagine che ha toccato, leggo le stesse parole che ha letto. I libri che vengono raccolti negli anni diventano parte della famiglia. Sono stati amati, e spesso hanno viaggiato per il mondo. Vivono per anni in silenzio nella casa di una famiglia facendo da testimoni a tante occasioni speciali, e portando al lettore gioia e talvolta lacrime.

Dunque Ruth Shaw, dopo aver attraversato ogni forma di esperienza, aver partorito due figli: uno abbandonato alla nascita, l’altro, Joshua, morto dopo poche ore.
Dopo aver molto amato, molto viaggiato, molto sofferto, molto sperimentato, la nostra protagonista si ritrova nel febbraio del 2020, allo scoppio della pandemia di Covid-19, sola con i suoi libri, con le sue amate librerie colorate e accoglienti, dove un gruppo di “compratori di libri” la aiuta a cercare libri anche di seconda mano, volumi d’antiquariato, libri per bambini, rarità, per rimpinguare gli scaffali che non devono mai restare vuoti.

Insomma, Ruth è una personalità poliedrica, sfaccettata, di rara e profonda sensibilità: ne è una prova evidente l’amore per i bambini e in particolare per i “piccoli lettori”:

La gioia più grande che mi deriva dalla libreria dei bambini è l’essere testimone del legame che i libri sanno intessere fra i bambini e le loro madri, padri,m nonni e nonne. Quando un bambino stringe un libro che vuole veramente, non gli viene semplicemente regalato un libro, ma lo si mette su un cammino di fantasie, dtorie incredibili e storie vere, che andrà avanti per tutta la vita.

Ruth Shaw è davvero una libraia speciale, ai confini del mondo ma non per questo la sentiamo meno vicina.