La mia Resilienza in un corpo morbido di Marianna Lo Preiato

Una bella donna dai lineamenti morbidi, sensuali e i colori del Sud è Marianna Lo Preiato che in modo semplice senza troppi artifizi narra la sua storia difficile, nel libro La mia Resilienza in un corpo morbido pubblicato dalla Giraldi Editore e dal 7 dicembre in tutte le librerie.
Il suo è il racconto di una donna che dovrà affrontare fin da piccola situazioni più grandi di lei e della sua resilienza in un corpo morbido. Napoletana, cresciuta all’ombra del Vesuvio con accanto una madre che non voleva sapere di lei e degli altri figli, vive oggi a Bologna, all’ombra delle due Torri, una città che l’aveva da subito stregata con le sue osterie, la sua musica e la sua voglia di vivere. È presidentessa del Curvy Pride, la cui filosofia è di abbattere barriere basate sull’esteriorità e far comprendere a tutte le donne di amare il proprio corpo, i segni del tempo, i propri difetti e i propri pregi. Una grande conquista per tutte noi.

Già nel lontano 1967 il movimento americano Fat Pride si mobilitava nel far accettare dai numerosi e più importanti media, dalle riviste più in voga e più glamour, modelle che rappresentassero la donna con le sue reali forme, quelle vere e naturali: né anoressica e né drogata di anfetamine per combattere la fame. Si parla tanto oggi della salute della donna e del sapersi accettare per come si è ed è l’ impegno della nostra autrice con la sua associazione: Curvypride.
Marianna nel suo negozio bolognese per curvy intrattiene, chiacchiera, parla, dissente e programma: sul divano bianco le clienti diventano sua amiche. La sua storia testimonia, scrive la giornalista e scrittrice Marzia Di Sessa:

che lei prima di poter raggiungere la serenità, è dovuta passare per l’inferno, ma fortunatamente aveva già messo in preventivo anche il viaggio di ritorno.

Figlia di uno chef, pizzaiolo molto richiesto nell’alta ristorazione, cresciuta cambiando città e stati, in Europa e nel mondo, tra babà, pastiera e pizza, tra diete miracolose e diete da una vita, ha imparato sulla sua pelle cosa sia quel senso di abbandono, che in un momento particolare della vita travolge e confonde. A cinque anni con lo sgabello sotto ai piedi lavava i piatti, a nove preparava il biberon per la sorellina, mentre la madre, una donna bellissima e infelice, sposatasi appena quindicenne, trascorreva la sua vita inveendo contro il padre o minacciando il suicidio. Il peso della responsabilità era un’incombenza troppo difficile a cui far fronte.
Il senso dell’abbandono sarà quello che più la destabilizzerà in momenti diversi della sua vita. Quando il padre scomparve per un breve periodo e tra la cattiveria della gente e pregiudizi, Marianna comprese quanto di doloroso stava vivendo: in una Italia di più trent’anni fa, egli è stato uno dei primi trans. E dopo la nascita di sua figlia Sofia far fronte al tradimento dell’amore della sua vita. Il dolore resta sempre quello di una bambina anche quando si è grandi e si è donne emancipate e indaffarate nella propria vita.
Nata sotto il segno del sagittario, Marianna sa raccontare la sua grande voglia di riscatto e di tante piccole conquiste con coraggio e sincerità. Una donna risorta più volte dalle sue stessi ceneri e la sua storia di dolore, raccontata in La mia Resilienza in un corpo morbido , è stata una lettura piacevolmente coinvolgente. Consigliato!