La moglie di Shanghai di Jean Moran

La moglie di Shanghai (Newton Compton 2021, titolo originale Tears of the Dragon, traduzione di Marialuisa Amodio) è il romanzo della giornalista e scrittrice Jean Moran. Nata e cresciuta a Bristol, Moran ha pubblicato più di cinquanta romanzi diventati bestseller e per i suoi libri trae ispirazione dai racconti della vita di sua madre, sopravvissuta agli anni della II Guerra Mondiale.

“Rowena pensava soltanto ad allontanarsi dall’ospedale in cui lavorava a Hong Kong, per godersi una serata di baldoria”.

Hong Kong, 1941. La dottoressa di nazionalità inglese, Rowena Rossiter, capelli biondi e occhi grigi, e la sua amica infermiera, Alice, capelli scuri e lineamenti regali, si stavano recando a Kowloon per trascorrere una serata di svago. La loro macchina era l’unica vettura presente sullo Star Ferry che le avrebbe condotte nel distretto di Kowloon, ricco di luoghi di ritrovo e ristoranti.

“Alle otto di sera, stracolme di umanità, le strade di Kowloon erano immerse nel bagliore sorprendente del mare di lampade a neon, nei momenti in cui c’era l’energia elettrica, e tremolavano quando questa veniva a mancare”.

Una volta arrivate le due donne si erano mischiate alla folla, certe che quella poteva essere la loro ultima chance di divertirsi, cantare e ballare fino all’alba. La loro meta era il locale “Connor’s Bar”, dove era possibile ascoltare musica e bere liquori, che avevano loro raccomandato come eccitante sorprendentemente diverso. L’affascinante Rowena era all’oscuro che nel bar, con muri rossi e neri e soffitto dipinto di draghi (creature portafortuna per i cinesi), avrebbe fatto un fatale incontro con l’irlandese Connor O’Connor, dagli occhi blu mare e capelli castani con sfumature ramate, e con l’avvenente e fascinoso Kim Pheloung. Quella sera avrebbe segnato l’esistenza della dottoressa separandola tra un prima e un dopo.

Dalla caduta di Hong Kong del 1941, passando alla sconfitta del Giappone nel 1945, per terminare nel 1947: una saga che contiene temi forti come guerra, morte, violenza e prigionia, in cui i protagonisti combattono per sopravvivere alla devastazione che li circonda.

“E speriamo sia l’alba di un nuovo mondo. Dove potremo vivere, finalmente, in pace”.