La ninfa costante
- Autore: Margaret Kennedy
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2022
Fazi pubblica nella collana Le strade una nuova edizione de La ninfa costante (2022, titolo originale The Constant Nymph, traduzione di Sabina Terziani), romanzo della scrittrice e drammaturga britannica di Margaret Kennedy (Londra, 23 aprile 1896 – Banbury, 31 luglio 1967).
Edito per la prima volta nel 1924, uscì con la traduzione italiana nel 1927 per l’editore Treves col titolo La ninfa innamorata; fu poi adattato per il cinema con Il fiore che non colsi (1943), diretto da Edmund Goulding, con Charles Boyer e Joan Fontaine, per la televisione con Tessa la ninfa fedele (Rai 1957), diretto da Mario Ferrero con Alberto Lupo, Achille Millo, Silvio Spaccesi e Elena Cotta e ancora per il teatro.
“Quando morì, Albert Sanger era pressoché sconosciuto al pubblico musicale britannico”.
Margaret Kennedy, autrice ingiustamente entrata nell’oblio e finalmente uscita dal cono d’ombra grazie alla riedizione di Fazi del suo capolavoro (all’epoca un successo da un milione di copie edito in quindici Paesi) in queste pagine regala al lettore una figura letteraria originale, dalla cui scomparsa si sviluppa tutta la trama.
Durante la sua vita, le musiche di Albert Sanger non erano mai state eseguite in Inghilterra, e in parte la colpa era sua, perché aveva composto soltanto opere d’impianto grandioso e magniloquente. Del resto Sanger aveva sempre detestato l’Inghilterra, che aveva abbandonato assai giovane per non tornarvi mai più, quindi l’artista aveva rinunciato alla sua patria, ma senza adottarne un’altra. Vagava per l’Europa, di capitale in capitale, senza mai fermarsi a lungo da nessuna parte, ospite di amici insieme alla sua bizzarra e assurda famiglia, chiamata il “Circo Sanger”: la terza moglie e una masnada di sette tra bambini e ragazzi che aveva tirato su in modo scandaloso. Ragazzini girovaghi, vistosamente volgari, fracassoni e intelligenti di una genialità esplosiva in tutto quello che facevano o dicevano. Il padre gli aveva impartito una solida formazione musicale e nient’altro, perché non avevano frequentato scuole di nessun genere.
In realtà il “Circo Sanger” una casa l’aveva, stiamo parlando di un gigantesco chalet, Karindehütte, situato nel Tirolo austriaco dove ogni anno la banda trascorreva tutta la primavera fino all’inizio dell’estate, dove l’anfitrione riceveva gli amici. Uno di questi era il giovane compositore Lewis Dodd, del quale era infatuata Teresa, “Tessa”, la quattordicenne figlia di Sanger, figlia della sua seconda moglie, Evelyn Churchill, una donna di nobile famiglia. La morte improvvisa nell’idilliaca atmosfera tirolese del capobranco del “Circo Sanger” avrebbe presto cambiato le carte in tavola.
“Quando vide cos’era successo impallidì di colpo, diventando di una strana sfumatura bianco gesso, e scoppiò in un pianto incontenibile e rumoroso”.
In questo romanzo sospeso tra due mondi, tra istanze romantiche ottocentesche e moderne, brilla la luce di Tessa, “ninfa costante”, personalità anticonformista per nascita e background, destinata a scontrarsi e a bruciarsi con le rigide regole della società britannica.
“Davvero ama Tessa? Secondo me ama solo se stesso. Tremo al pensiero di quello che succederà a quella povera ragazza”.
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