La ragazza A
- Autore: Abigail Dean
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2021
“Non mi conoscete, ma la mia faccia l’avete vista. Nelle prime foto ci tempestavano di pixel dalla vita in su: perfino i capelli erano oscurati, nel timore che qualcuno potesse identificarci”.
Comincia così, il romanzo La ragazza A di Abigail Dean (Einaudi, 2021, trad. M. Francescon): un incipit quasi brutale, che lascia intuire il dramma e l’orrore che attendono il lettore. È una vicenda che ha per protagonista una famiglia: padre, madre e sette figli. Lex è la ragazza A, quella che ce l’ha fatta a fuggire e a dare l’allarme. Lex è quella che ce l’ha fatta a fuggire da due genitori che tenevano prigionieri i loro figli.
La storia comincia con la morte di Madre – così Lex chiama i suoi genitori: Madre e Padre – nel carcere dove è stata rinchiusa per molti anni. Madre l’ha nominata esecutrice testamentaria: dovrà disporre di una scomoda eredità: la casa in cui lei e i suoi fratelli sono rimasti rinchiusi, soffocati dallo sporco e dai morsi della fame. Bill, l’avvocato che assisteva Madre, la informa subito che le sarà vicino in questo compito: si tratta di un grande onore. Ma è un compito che comporta anche un sacco di burocrazia e, soprattutto, Lex dovrà tenere aggiornati tutti gli eredi, i suoi fratelli, anche quelli che in questi lunghi anni non hai mai voluto incontrare.
Così, il suo incarico legale si trasforma in una discesa agli inferi: incontrare i suoi fratelli è come ritornare in quella casa, in Moor Woods Road, e rivivere gli abusi subiti. Ethan, Delilah, Gabriel, Noah e poi Daniel e Evie: a ogni fratello è associata una lettera dell’alfabeto. Ethan è il ragazzo A, il figlio maggiore, mentre Delilah è la ragazza B, e così via. Dopo la liberazione e il suicidio del padre, i fratelli sono stati separati e dati in affido a famiglie diverse. A ognuno di loro è stata data la possibilità di una nuova vita. Così Lex è diventata avvocato e si è trasferita da Londra a New York. Una città diversa: nuovi amici, nuove relazioni. Ma è difficile lasciarsi tutto alle spalle e il presente porta ancora con sé i rapporti di forza e le alleanze che si sono instaurate tra i fratelli durante la loro infanzia.
Il romanzo si sviluppa su due piani temporali: attraverso lunghi flashback, la memoria di Lex ci restituisce l’immagine di una famiglia che, a partire da una quotidiana e normale felicità, sprofonda gradualmente negli abissi della pazzia del padre, tanto maligna da travolgere la moglie, vittima e complice. Il presente è il territorio degli incontri, del ritrovarsi con i fratelli per raggiungere una nuova consapevolezza, per scoprire verità nascoste, fino alla rivelazione finale.
La ragazza A è un romanzo coinvolgente e straziante: il racconto in prima persona di Lex restituisce anche nella sua fisicità il dolore e il male vissuto nella sua giovinezza. Le cicatrici e i lividi, la sporcizia e la denutrizione sono elementi ricorrenti di una narrazione asciutta e concreta, come una testimonianza reale. Il lettore assiste così a una violenza che lo pervade nel cuore e nell’anima. Non può uscire indifferente da queste pagine che chiedono giustizia per i bambini e per gli adulti che sono diventati. Sì, perché oltre e al di là del passato, il dolore si estende al presente dei protagonisti, che ritroviamo fragili e incapaci di amare, malati di vuoto opportunismo: sconfitti da un male che non si cura con la vita.
La ragazza A è il primo romanzo di Abigail Dean. L’autrice, che fa parte del team legale di Google, ha rivelato di essersi ispirata ad alcuni fatti reali, come al caso della famiglia californiana di David e Louise Turpin, condannati per aver torturato dodici dei loro tredici figli. Fu proprio la figlia diciassettenne a fuggire e a dare l’allarme, così come avviene nel romanzo: Lex è la ragazza A, “la ragazza che era scappata”.
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