La ragazza meccanica
- Autore: Paolo Bacigalupi
- Genere: Fantascienza
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2014
“Questo romanzo” è, nelle parole dello stesso Paolo Bacigalupi, al termine del paragrafo dedicato ai ringraziamenti,
“ambientato in una versione futuribile della Thailandia”
ciò nonostante
“non deve essere interpretato come una rappresentazione dell’odierna Thailandia e dei thailandesi”.
Del resto, già dal titolo - “La ragazza meccanica” -, dalla copertina più asettica che sensuale, malgrado rappresenti le labbra di una bella ragazza, e dal riassunto presente nel risvolto, il lettore avrà chiaro in partenza il fatto di trovarsi fra le mani un romanzo di fantascienza, piuttosto orientato verso la distopia. Uno scenario immaginario e inquietante, costruito, come ogni scenario distopico che si rispetti, portando alle estreme conseguenze un problema attuale: in questo caso, Paolo Bacigalupi ha immaginato un mondo nel quale le risorse energetiche sono diventate cosa rara, tanto che moneta di scambio e oggetto di cupidigia sono le calorie, e nel quale proliferano le malattie createsi dalla manipolazione genetica degli alimenti. La Thailandia è uno dei pochi Paesi al mondo che, seppur fra alti e bassi e in condizioni di estrema povertà per il popolo, sta resistendo.
Qui si è stabilito Anderson, uno straniero, industriale delle calorie, che, in realtà, usa la sua attività come copertura per le sue ricerche aventi come oggetto i semi di piante date ormai per perdute. Hock Seng è invece un cinese, una “tessera gialla”, sottoposto di Anderson, apparentemente fedele ma in realtà desideroso di riscatto personale ai suoi danni.
A fare da contrasto alle attività non sempre chiare degli industriali sono le “camicie bianche” del Ministero dell’Ambiente, terrore di contrabbandieri e maestri dell’intrallazzo. Il loro eroe è Jaidee, “la tigre”, il feroce e incorruttibile paladino della legalità. Il suo braccio destro è la glaciale Kanya, fredda funzionaria dal piglio maschile, impenetrabile e non limpida come sembra.
Poi, ovviamente, c’è Emiko, l’essere attorno al quale, anche se a tratti non se ne ha l’impressione, ruota tutto il racconto: la ragazza meccanica. Emiko è una Non Persona, progettata per servire e compiacere l’uomo, dalle fattezze del tutto umane, ma tradita dai propri movimenti meccanici. È arrivata in Thailandia dal Giappone, dove quelle come lei sono legali, al seguito del suo padrone, che però, davanti alle tasse eccessive da pagare per la sua reimportazione, l’ha “lasciata libera”, condannandola a un’esistenza clandestina e a lavorare in nero nel club di Raleigh, dove subisce le peggiori umiliazioni per divertire i clienti. Un giorno, però, fra di loro c’è Anderson, che si scopre attratto da lei in un modo strano e ben più profondo di una notte di sesso trasgressivo. Per Emiko, questo potrebbe essere un modo per raggiungere la salvezza. Ma il destino decide altrimenti…
Impossibile scendere in descrizioni più dettagliate, tanti sono i personaggi de “La ragazza meccanica” e, soprattutto, le dinamiche, spesso difficili da seguire, fra intrighi, tradimenti, voltafaccia, alleanze che si slacciano e si riallacciano. Dopo un inizio pesante e crudo (fatti di sangue nella fabbrica e una dettagliata descrizione delle umiliazioni sessuali subite da Emiko nel suo show), lo svolgimento è impegnativo e, forse, un po’ troppo intricato. In effetti, l’interessante base distopica del romanzo si perde abbastanza nella complicazione della trama, e avrebbe tratto giovamento da uno sviluppo più lineare. Se vi piace l’azione, è un libro consigliato: un po’ meno se prediligete la fantascienza.
La ragazza meccanica
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