Avete un romanzo nel cassetto e vorreste finalmente vederlo pubblicato, ma non avete idea di come muovervi? A chi dovete rivolgervi? Quali sono i passi da seguire e quali le importanti considerazioni da fare, prima di cominciare? Vediamolo insieme.
Preparate il romanzo prima di inviarlo a un editore
Il vostro manoscritto, se accettato, verrà nuovamente lavorato in casa editrice e potrebbero esservi richiesti vari interventi di diversa portata. Ciò non significa che il testo, in questa prima fase, non possa sembrarvi arrivato a una sua prima conclusione.
Controllate che anche il suo aspetto grafico dimostri il vostro impegno:
- Il manoscritto deve essere corretto, ordinato e preciso.
- Numerate le pagine.
- Il titolo, il vostro nome e i vostri recapiti devono essere scritti sulla prima pagina, e, se volete essere scrupolosi, nell’intestazione delle successive.
- Verificate le modalità di invio dei manoscritti sul sito della casa editrice e non inviate il manoscritto cartaceo rilegato se non richiesto: sarebbe uno spreco di carta e di tempo per tutti.
Scegliere da solo un editore o affidarsi a un agente letterario?
Ora che il vostro manoscritto è ultimato, vi si presentano davanti due opzioni: potete rivolgervi a un agente letterario o decidere di contattare direttamente una casa editrice.
Sconsigliamo di rivolgersi a case editrici che offrono la pubblicazione a pagamento o di affidarsi di primo acchito a un servizio di self-publishing. Ricordate che una casa editrice ha un ruolo fondamentale: è mediatrice di cultura e ha dunque il dovere di selezionare i testi che pubblica. Pubblicare senza selezione significa, semplicemente, stampare.
Inviare il manoscritto a un piccolo o a un grande editore? I pro e i contro
Vi trovate davanti a un bivio: casa editrice grande o piccola?
Le correnti di pensiero, in questo caso, si sdoppiano: c’è chi ritiene che si debba inviare il manoscritto direttamente a una grande casa editrice, perché puntare in alto è una giusta ricompensa per la fatica svolta e chi, invece, pensa sia meglio esordire con una casa editrice indipendente.
Entrambe le scelte hanno pro e contro. Una grande casa editrice potrà, probabilmente, garantirvi un anticipo maggiore, accanto alla gloria e alla soddisfazione personali di vedersi pubblicati accanto ai nomi che tanto abbiamo amato. Un autore pubblicato da una grande casa editrice potrebbe avere più facilità a organizzare presentazioni in piccole librerie o a ottenere la possibilità di essere letto da blogger, giornalisti e lettori, perché il nome della casa editrice lo precede. Come contro, allo stesso tempo, ritrovarvi in catalogo accanto a titoli degni di nota, potrebbe costituire per voi una nota negativa al momento della promozione: l’editore dovrà concentrarsi sullo spingere e sponsorizzare i titoli più redditizi e potrà dedicare alla vostra opera non molta attenzione. In ogni caso, dimenticate l’immagine romantica dell’editore che, alla sua scrivania, rimane folgorato dalle vostre parole: perché la vostra storia arrivi ai suoi occhi, dovrà prima superare vari step e, molto spesso, il giudizio di alcuni lettori, interni o esterni alla casa editrice.
Se invece optate per un editore indipendente, dovete mettere in conto un bacino ipotetico di lettori più ristretto e probabilmente un anticipo minore, ma potete stare certi che l’editore investirà davvero sul vostro libro, dall’inizio alla fine (è probabile che i tempi di lavorazione si allungheranno: un piccolo editore può concedersi maggiore indugio in fase di editing).
Come scegliere la casa editrice giusta?
Le case editrici più grandi sono case editrici generaliste: il loro catalogo è vasto e vario. Le più piccole, invece, hanno bisogno di scavarsi una nicchia di pubblico (individuando una richiesta precisa, o anticipandola) e improntano molto spesso tutte le loro scelte in base a un’idea precisa. Facciamo qualche esempio: Iperborea pubblica solo testi del nord Europa, mentre Voland si concentra sull’Est, SUR pubblica letteratura ispanoamericana e angloamericana, L’orma editore si rivolge a Francia e Germania (ma ha da poco aperto una collana dedicata agli italiani). Gli esempi geografici sono sicuramente i più semplici, ma, riflettendo e controllando i cataloghi online, vi renderete conto che l’idea base di una casa editrice è ben evidente. A volte, è persino in grado di imporsi sui propri libri: un titolo Adelphi, per esempio, grazie all’aura della casa editrice, non potrà che essere percepito come letterario.
Esistono alcune cose che è fondamentale tenere a mente:
- Non mandate il manoscritto a tappeto a qualunque casa editrice.
- Ricordatevi sempre di studiare cosa pubblica l’editore a cui pensate di rivolgervi: se mandate un testo italiano a chi pubblica solo narrativa straniera, sarete subito cestinati! Allo stesso modo, se mandate una raccolta di poesie a un editore che pubblica esclusivamente prosa, avrete ben poca speranza di vedervi sugli scaffali.
- Non basta avere un codice ISBN per il libro! Controllate la bontà della casa editrice, assicurandovi che sia già ben avviata, verificando la fattura dei libri già pubblicati (tipologia di carta scelta, grafica delle copertine, ecc.), leggendo qualche recensione di libri pubblicati per accertarsi della qualità di correzione di bozze ed editing (alcuni recensori segnalano spesso refusi in testi pubblicati).
- Visionate il sito: già dal sito di una casa editrice si capisce spesso la qualità e l’impegno riversato nel lavoro su un libro. Sono presenti refusi ed errori di ortografia già nei testi del loro sito? Lasciate stare.
- Se presente una sezione Rassegna stampa, verificate su quali giornali, blog e media l’editore riesce a portare i suoi autori: la comunicazione e la promozione successiva alla pubblicazione saranno fondamentali per la riuscita del libro.
- Cercate l’editore sui social network e date un’occhiata a come promuove i libri (qualità della grafica e dei post, engagement, ecc) e alla community che ha intorno, non solo a livello di numeri, ma soprattutto per tipologia di pubblico e livello di fidelizzazione: a quella stessa community sarà proposto il tuo libro e potrebbero essere i tuoi primi lettori.
- L’editore è presente in fiere o saloni del libro? Verificatelo! Se non c’è una sezione apposita sul sito, potrebbe aver messo foto sui social network di stand o presentazioni alle ultime fiere del libro.
- Ultimo, ma non meno importante dei punti precedenti: controllate che la casa editrice in questione accetti manoscritti in lettura in questo momento. È inutile inviare un manoscritto se per mesi non potranno leggere nulla.
Ricordate che, se decidete di rivolgervi a un agente letterario, queste scelte verranno delegate a lui. Un buon agente seguirà questi stessi passi, evitando di gettare il vostro manoscritto a fauci infinite, e potrà facilmente aggirare l’ultimo problema.
Qualche consiglio per l’invio di un manoscritto a un editore
Se la casa editrice che avete scelto dovesse accettare manoscritti in visione:
- Controllate che in quale formato preferiscono l’invio dei manoscritti. Solitamente è più facile che vi venga richiesto un file (.pdf).
- Allegate il testo a una mail in cui presentate brevemente il vostro lavoro. È importante che facciate capire all’editore che vi sta leggendo che avete compreso che tipo di libri pubblica, e che state inviando del materiale con cognizione di causa.
- Se avete inviato il manoscritto anche ad altre case editrici, potrebbe essere una scelta corretta informare del fatto il vostro destinatario.
- Una volta inviato, abbiate pazienza: la mole di manoscritti inviata anche agli editori più piccoli è immensa, potrà volerci un po’ di tempo prima che il vostro testo venga notato. Non fate telefonate e non inviate mail per sapere se hanno letto il vostro manoscritto.
La risposta della casa editrice
Se siete stati scelti – Innanzitutto complimenti, essere scelti da una casa editrice non è semplice. Non dovrete pensare più a niente perché sarà la casa editrice a organizzare tutto per voi e dettare i tempi per eventuali revisioni, data di stampa, tiratura iniziale e modalità di promozione.
Se non siete stati scelti – Non disperate. Un rifiuto non significa per forza di cose che il vostro testo non sia valido o che abbiate fatto qualche scelta sbagliata. Se avete la fortuna di ricevere la motivazione del rifiuto ricevuto, però, fate attenzione a non vestirvi del ruolo dell’autore di talento incompreso e accogliete le critiche: chi vi parla ha di sicuro qualcosa che vale la pena sentire. Potrete decidere se lasciare il manoscritto in questa forma o modificarlo secondo i consigli ricevuti per provare a riproporlo ad altre case editrici.
Dove cercare l’editore giusto?
Per cercare le case editrici puoi consultare:
- elenco di case editrici italiane su Wikipedia
- Elenco delle principali case editrici di libri recensiti su Sololibri.net: l’elenco suddiviso in ordine alfabetico navigabile per lettera iniziale consta di oltre 90 case editrici Per ognuna troverai una scheda con storia, tipologia di libri trattati, generi delle collane, autori principali pubblicati, libri di successo in catalogo, link al sito. Potrai già leggere anche le recensioni dei nostri collaboratori ai loro ultimi libri.
- l’elenco presente su Software Paradiso
- le liste di editori partecipanti sui siti delle principali Fiere di libri e visita i rispettivi siti
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La scelta dell’editore: a chi inviare un manoscritto?
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