La spiaggia di quarzo
- Autore: Anna Maria Falchi
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Guanda
- Anno di pubblicazione: 2016
“La spiaggia di quarzo” (Guanda, 2016) è il nuovo libro della scrittrice Anna Maria Falchi, nata a Firenze nel 1967 dove vive ora, che ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza in Sardegna, l’isola protagonista del romanzo.
È il ritorno alla spiaggia di quarzo sarda che abbraccia un mare di cristallo “limpido, lucente, tanto da ferire lo sguardo” che si apre all’infinito e abbraccia l’orizzonte, che fa scattare nella memoria di Alessia il ricordo di un’estate lontana nel tempo.
“Credevo di aver dimenticato queste sensazioni, quanto tempo è passato dall’ultima volta? Tanti, tanti anni fa, una vita...”.
Tutto aveva avuto inizio un tiepido giorno di maggio del 1978 quando un’edizione straordinaria del Telegiornale aveva annunciato il ritrovamento a Roma del cadavere di Aldo Moro, il Presidente della Democrazia Cristiana che era stato sequestrato dalle Brigate Rosse il 16 marzo. La notizia aveva sconvolto il padre di Alessia, anche se l’uomo non aveva mai votato per il partito dello statista assassinato, perché allora la situazione “nel nostro Paese era davvero drammatica”. L’adolescente non capiva nulla di politica, però quella tragica morte aveva gettato su tutti un’ombra di paura e d’incertezza. Alessia, mentre Rino Gaetano cantava “Gianna” e Umberto Tozzi urlava “Ti amo”, stava per iniziare gli esami di terza media. Se Elia, il suo migliore amico, si trovava in ospedale a causa della malattia che lo tormentava dalla nascita, l’anemia mediterranea, che reclamava cure periodiche e ricoveri frequenti, Michela, la compagna di banco di Alessia, trascorreva la ricreazione chiusa in bagno con le altre ragazze, seduta per terra, a parlare di canzoni e a sfogliare riviste di musica e di moda. Era questa la poco allettante situazione generale per Alessia, la quale pur non evitando la compagnia viveva un po’ ai margini, preferendo stare in un angolo appartato e sicuro, facendo il possibile per passare inosservata. Insomma Alessia si sentiva “una frana”, non “un pesce fuor d’acqua” come l’aveva definita sua madre, che era morta proprio quell’inverno dopo essersi ammalata all’improvviso e nel giro di pochi mesi si era consumata fino a morire. Ora Mariella aveva domandato ad Alessia se voleva festeggiare Ferragosto sulla spiaggia con lei e i suoi fratelli, nei casotti che gli abitanti del paese avevano costruito a centinaia. Un sogno realizzato per Alessia che da sempre ambiva a trascorrere le vacanze con Mariella, ma sua madre non glielo aveva mai permesso.
“Eppure, quella fu un’estate magica per me”.
Falchi racconta la storia di due ragazze diverse ma entrambe desiderose di scoprire la libertà: la timida Alessia che non vestiva mai alla moda, orgogliosa proprietaria di un motorino “Sì Piaggio” di colore rosso, che sarebbe diventata adulta sulle note di “Albachiara” di Vasco Rossi e la disinvolta Mariella, la più bella e la più emancipata della classe, che aveva appeso in camera un poster di Miguel Bosè. Tutto ciò sullo sfondo di una Sardegna arcaica disegnata in chiaroscuro, tenacemente attaccata alle proprie tradizioni e segnata dal dramma dei sequestri di persona.
“Il sapore dell’acqua salata del mare era il sapore dell’amicizia, del desiderio di essere felici, finalmente liberi”.
La spiaggia di quarzo
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