La sposa del Sud
- Autore: Claudio Danzero
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2014
10 maggio 1823 mentre a Pont Canavese, località di Doblazio, Monsieur Duport, affiancato da Suor Antoinette, il notaio Louis De Salése e l’architetto Valmospie, affronta con i ricchi proprietari terrieri e di vecchi stabilimenti in disuso, i Faletti e i Craveri, il contratto di concessione per l’acquisizione di alcuni terreni necessari alla realizzazione di stabilimenti tessili all’avanguardia e alla canalizzazione dei fiumi, a Piazza, cittadina in provincia di Caltanisetta, Salvatrice incontra uno “straniero” affascinante, Gerolamo, rappresentante di prodotti aziendali come fazzoletti, asciugamani, lenzuoli e tele di cotone vario.
Gerolamo, di fatto, viene da una cittadina sul Tirreno in provincia di Milazzo, Santa Lucia del Mella e lavora da anni con buoni profitti per un grande cotonificio della Savoia, ditta Duport e Annecy. Questa è in breve la trama di “La sposa del Sud” di Claudio Danzero (Edizioni Esordienti E-Book, 2014), romanzo storico che si svolge durante il Risorgimento ed è ambientato in due regioni italiane diverse per mentalità, cultura e tradizioni: le comunità montane della valle del Cavese del Piemonte e il profondo Sud dei paesini della Sicilia.
Leggendo il romanzo di Danzero si scopre che le due mentalità non erano poi così distanti, ciò, che li caratterizzava, infatti, era quella comune ostilità e diffidenza verso i cambiamenti: tecnologici in Piemonte e politici in Sicilia. Danzero percorre nel suo romanzo da un lato la nascita, lo sviluppo e la crisi della grande industria del Nord e dall’altro la speranza e la delusione di andare verso un mondo più evoluto del Sud.
“La sposa del Sud” è comunque principalmente un romanzo di donne che restano e di donne che partono. Una di esse è sottomessa allo ius primae noctis del signorotto locale che la segnerà per tutta la vita; un’altra, invece, decide di lasciare la sua terra al seguito dei volontari dei moti del 1848 nella speranza di trovare un mondo più evoluto, libero e uguale. Ecco che il mondo industrializzato piemontese e il mondo ancestrale siciliano s’incontrano e si scontrano nel romanzo proprio in questa figura di donna ribelle, Enza, giovane siciliana dal carattere forte e deciso. Il romanzo mostra con documenti alla mano la nascita dell’Italia, sia dal punto di vista storico-politico, attraverso le guerre per l’indipendenza, sia attraverso gli aspetti economici, le ferrovie, i trasporti marittimi, la nascente industria, l’impiego dell’elettricità ed ha inoltre il merito di presentare chiaramente come sin dall’inizio l’unità d’Italia, le idee risorgimentali avessero un equivoco di fondo, quello che unendo i vari stati italiani non si superava automaticamente le profonde differenze culturali.
Il romanzo di Danzero è un romanzo circolare, si apre con la carrozza di un Monsieur Duport, imprenditore vecchio stampo, impantanata nel fango nell’anno 1823, e si chiude con l’automobile di Ettore Mazzonis un industriale più moderno, anch’essa impantanata nel fango, nell’anno 1907. Il luogo è il medesimo e le problematiche ambientali pure, anche se nel frattempo il mondo era diverso, era cambiato radicalmente.
La ricerca storica e antropologica che conduce nel suo romanzo Claudio Danzero, anche se lascia molto spazio alla fantasia, è precisa, meticolosa a tal punto da ricostruire esattamente gli usi, i costumi, le atmosfere, la mentalità e la vita del tempo storico trattato.
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