La storia di Cesare. Scegliere a occhi chiusi la felicità di Valentina Mastroianni

Non era in programma la lettura di questo libro, anzi per certi aspetti non mi aspettavo neppure di scoprirlo e interessarmi tanto alle vicende di Cesare e della sua famiglia da voler approfondire le informazioni proprio grazie al racconto che Valentina Mastroianni ha scritto. Poi semplicemente La storia di Cesare. Scegliere a occhi chiusi la felicità (DeAgostini, 2023) è entrata nel mio radar e mi ci sono catapultata, rinnovando pagina dopo pagina la voglia di scoprire cosa c’era nel capitolo successivo.

Cesare è un bambino gioioso, il più piccolo di tre fratelli e ha un sorriso contagioso, oltre che una grinta da far invidia a chiunque. Ciò che conta di più di Cesare è il suo coraggio, la sua passione per la vita e la sua capacità di trovare una soluzione a tutti quei problemi che la vita lo ha costretto ad affrontare, nonostante sia così piccolo e innocente. La neufibromatosi, malattia rara che causa nel 20% dei casi tumori cerebrali, è una costante nella vita di Cece e della sua famiglia, una compagna di viaggio scoperta in un giorno qualunque, per delle macchioline che apparentemente non sembravano nulla di cui preoccuparsi.

In queste pagine si fanno i conti con l’incubo della scoperta di una malattia di questa portata, con il sentimento di impotenza nel constatare che un bambino solare e allegro, con tutta la vita davanti a sé, sia costretto a perdere la vista e poi a lottare costantemente contro tumori che non gli permettono di fare tutto ciò che i suoi coetanei considerano normale e divertente. Cece però è descritto come un bimbo grintoso, così come la sua mamma è combattivo, trova il modo per vedere, per mappare il mondo attraverso ciò che lo circonda e che la malattia non può togliergli. Per quanto a ogni speranza sia succeduto un periodo di crisi, di spaventi, corse in ospedale, terapie e momenti di sconforto che in queste pagine traspaiono e al tempo stesso sottolineano l’importanza nel processo che ha portato la famiglia a essere quella che è adesso, a essere tutti combattenti contro quella che viene definita una “bestia”.

La storia di Cesare non è un libro facile, ma non è neppure un romanzo che si focalizza molto o troppo sulla malattia incapace di mostrare il bello della vita anche in circostanze così delicate; no, questo romanzo è un susseguirsi di inni alla vita, di ostacoli superati che hanno aperto la via ad altri passi sempre più importanti che hanno portato all’arrivo di Joy, il cane che accompagna Cece nel suo scoprire il mondo, e alla voglia di mettersi in gioco con lo scopo finale di raggiungere l’agognato traguardo - posto al principio di un’esistenza più tranquilla e sicuramente da eroi.
Siamo davanti a un libro che parla di visite, di tumori, di malattie rare e di nomi di esperti, di grandi e piccoli traguardi e di sconfitte, ma soprattutto parla di tutto ciò che Cesare è: un bambino, allegro e forte, capace di fare tante cose e che non è semplicemente un malato oncologico.