Dal 27 ottobre 2022 è al cinema La stranezza il film di Roberto Andò ispirato alla vita e alle opere di Luigi Pirandello. La pellicola, che vede protagonista uno spumeggiante Toni Servillo affiancato dal mitico duo comico Ficarra e Picone, è stata presentata in anteprima al Festival del Cinema di Roma.
Il titolo del film “La stranezza” fa riferimento a quel sentimento particolare che travolgeva Luigi Pirandello sin da bambino: era l’ispirazione creativa propria dei poeti e degli artisti, ma lui ancora non era in grado di riconoscerla. “La stranezza” portava il giovane Luigi a immaginare dialoghi tra personaggi immaginari, a chiamarli a raccolta nella sua mente, era una visione che non lo abbandonava mai.
Traendo spunto dal particolare processo artistico dello scrittore e drammaturgo siciliano, Roberto Andò racconta la genesi di uno dei maggiori capolavori pirandelliani Sei personaggi in cerca di autore.
Scopriamo trama e trailer del film al cinema.
La stranezza: trama
La stranezza è ambientato nella Sicilia degli anni Venti del Novecento e si ispira a un fatto realmente accaduto, per poi svilupparlo attraverso la finzione. Nel 1920 Pirandello (intepretato da Toni Servillo, Ndr) torna in Sicilia per tenere un discorso in occasione dell’ottantesimo compleanno del suo Maestro, Giovanni Verga. Il discorso, celebratissimo, si tenne effettivamente il 2 settembre 1920 e passò alla storia come Il discorso di Catania di Luigi Pirandello. In seguito fu in parte riprodotto nel quotidiano Il Mondo col titolo Il ciclo dei Vinti, in occasione della morte di Verga avvenuta il 27 gennaio 1922. In quel discorso Pirandello affermava che:
Un grande scrittore riesce a liberarsi della temporalità.
Il film si muove dunque in bilico tra realtà e fantasia immaginando un giovane Luigi Pirandello in procinto di scrivere il suo capolavoro, la prima opera della cosiddetta “Trilogia del teatro” Sei personaggi in cerca di autore.
Turbato dalla presenza fastidiosa e invadente di due becchini, Onofrio e Sebastiano (interpretati da Ficarra e Picone, Ndr), che sono chiamati per l’inumazione della sua amata balia, Pirandello trova ispirazione per la scrittura della sua opera. Sarà proprio il dramma che poterà al “radicale rinnovamento della produzione teatrale” e condurrà lo scrittore siciliano alla vittoria del premio Nobel per la Letteratura nel 1934.
Si sviluppa così la geniale invenzione del metateatro pirandelliano in una pellicola capace di fondere cinema e letteratura in un connubio irresistibile. La passione per il teatro dei due becchini, che sono attori dilettanti, condurrà Pirandello a scoprire l’unione inscindibile che lega teatro e vita che sarà alla base della sua produzione letteraria. Gli attori teatrali, proprio come le persone sul palcoscenico dell’esistenza, usano maschere di finzione perché intrappolati nella convenzione del ruolo che devono interpretare. Pirandello intende approfondire il tema della maschera , il binomio tra realtà e finzione e superare la dicotomia tra attore e personaggio. Quindi si reca al teatro di Girgenti per spiare le prove della farsa La trincea del rimorso ovvero Ciciareddu e Pietruzzu interpretata proprio dai becchini, Bastiano e ’Nofrio.
Scoccherà così la scintilla ispiratrice che porterà alla genesi del “teatro nel teatro” con Sei personaggi in cerca d’autore. Una storia immaginifica per raccontare la nascita di un capolavoro vero,
La prima dell’opera rivoluzionaria di Luigi Pirandello sarebbe avvenuta un anno dopo, al Teatro Valle di Roma, il 9 maggio 1921. Il pubblico avrebbe accolto con diverse obiezioni l’opera all’avanguardia che avrebbe, in seguito, riscosso un successo a livello mondiale.
La pellicola di Roberto Andò si serve dello stratagemma pirandelliano per creare un’innovativa opera di metacinema.
La stranezza: trailer
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “La stranezza”: trama e trailer del film ispirato alla vita di Luigi Pirandello
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