La tenuta di Danielle Steel

Jeremiah, proprietario di una miniera, è un uomo che si è fatto da sé e ha accumulato una fortuna. Ha tutto, tranne l’amore, un amore che ha perduto da giovane, ma ora ha deciso che è giunto il momento di tornare in sella.

Camille è una ragazza di diciassette anni ed è l’unica in grado di tappare quel buco nel cuore di Jeremiah. Si sposano e, in onore di lei, Jeremiah fa costruire una casa meravigliosa, la più bella della California. Lui vuole molti figli ma lei, purtroppo, non è molto d’accordo. Camille è giovane ed egoista e ben presto le speranze naufragano.

Ma allora chi darà nuovo lustro a quella dimora?
Il compito spetterà a Sabrina, l’unica gioia che quest’unione ha dato al povero Jeremiah. Ci riuscirà?

Danielle Steel ci porta in terre lontane, terre ricche di sentimenti ma anche di piccoli e grandi drammi che ci entreranno nel cuore, talvolta chiedendo permesso, altre volte con prepotenza, magari senza pulirsi nemmeno le scarpe.
Personaggi magnificamente caratterizzati, dialoghi al fulmicotone per una storia che delizierà chi ama le grandi storie d’amore. Per gli altri… un libro scritto davvero molto bene.
La tenuta (Sperling & Kupfer, 1985) è una storia che metterà in moto il cuore e forse lo manderà un pochino in subbuglio.