La volpe che amava i libri di Nicola Pesce

La volpe che amava i libri (Edizioni NPE, 2021) di Nicola Pesce racconta la storia dell’amicizia tra una volpe, un topo e un corvo in un inverno siberiano.
Come dice una nota dell’autore, nella finzione è la traduzione della storia dal russo, con note che spiegano il significato di parole in lingua originale.

“Mi è piaciuto far finta che questo libro fosse come quei grossi volumoni russi che leggevo da bambino, con le note di traduzione a piè di pagina”.

La volpe, il topo e il corvo permettono all’autore di parlare della vita e dell’amicizia, e delle contraddizioni che sente nelle persone e in se stesso.

“Sarebbe bello […] pensare che siamo stati solo il sogno di uno scrittore, e che la volpe troppo chiusa, il topo troppo dolce, il corvo cattivo dall’ala spezzata sono parti di lui che non dormono […] E che attraverso un inverno lungo e freddo […] tutte queste parti della sua anima, in contraddizione tra di loro, si sono conciliate”.

L’amore della volpe per la lettura è l’artificio attraverso cui l’autore esprime il proprio amore per i libri.
Nelle prime pagine, senza nominarlo esplicitamente, l’autore ha voluto inserire un omaggio a Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry, questo è infatti il primo libro che attira l’attenzione della volpe e che fa nascere in lei il desiderio di leggere.

“La copertina, tutta umida e stropicciata, recava il disegno di un bimbo dai capelli biondi con un mantello.
[…] tra le pagine di quel libro, c’era il disegno di una piccola volpe che parlava col fanciullo biondo in un campo di grano”.

Da quel momento niente sarà più come prima.

“Questa cosa di leggere in un primo momento l’aveva sottovalutata. Certo, le piaceva molto, ma non avrebbe mai immaginato le terribili conseguenze che avrebbe avuto nella sua vita”.

Nicola Pesce, editore di Edizioni NPE, prima de La volpe che amava i libri ha pubblicato Le cose come stanno (Edizioni NPE, 2019), Il fiato di Edith (Edizioni NPE, 2020) e La cura del dolore (Edizioni NPE, 2021).