Labieno
- Autore: Filippo Ferrandi
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2017
“Labieno” è l’opera prima con cui l’autore Filippo Ferrandi esordisce: un romanzo storico ambientato in un periodo cruciale e complesso della Storia Romana, che suscita sempre interesse ed emozione.
Nella presentazione, il volume conduce già al tema del romanzo ma chiaramente non ne svela tutti i contenuti. L’epoca è quella della Roma Repubblicana, durante la crisi del primo secolo, epoca di guerre civili che vedono protagonisti due personaggi di rilievo come Caio Giulio Cesare e, appunto, Tito Labieno.
Labieno è un personaggio che ha goduto di scarsa attenzione da parte degli storici: modesto è il rilievo che ha assunto, come superficiale è la conoscenza che si ha di lui, anche per la scarsità delle fonti che lo riguardano, tranne forse qualche riferimento nel “De bello gallico”.
La scelta dell’autore di focalizzare il suo interesse sul periodo e sul personaggio, nasce dalla passione per la Storia e, nello specifico, per gli aspetti meno esplorati e conosciuti.
Il destino di Labieno e la sua storia fu molto diversa da quella di Cesare: il primo è il perdente mentre il secondo è il vincitore. Ciò però non sminuisce il valore dei due uomini, delle cui vicende si racconta nel romanzo. Filippo Ferrandi descrive un momento in cui i due protagonisti non sono invero più amici ma schierati su fronti opposti, anche se ancora forte rimane il legame di amicizia che li unisce e il rispetto vero e sincero che ciascuno nutre per l’altro.
Ciò è ancor più vero quando si vede Cesare che fa recapitare a Labieno parte del vettovagliamento, anche se si tratta di due militanti in schieramenti tra di loro opposti. Labieno, nella storia raccontata dai vincitori, si caratterizza per essere un perdente ma nella realtà non lo fu affatto, almeno sul piano morale e del valore.
Labieno, in un momento cruciale del racconto, così si esprime su Cesare:
“Cesare si inventerà qualcosa, è prudente ma è pur sempre Cesare. Non ha mai perso una guerra, ha vinto in ogni angolo d’Europa, fulmineamente in Asia ed audacemente in Egitto. Stiamo attenti… Labieno era un abile soldato, io Caio Giulio Cesare ho sempre combattuto per la vittoria, oggi a Munda, ho combattuto per la vita”.
Questo a significare come Labieno fosse un abile soldato e mise in grossa difficoltà lo schieramento di Cesare nel momento culminante della battaglia del 17 marzo del 45 a.C. nelle pianure di Munda, nel sud della Spagna. I due erano abili generali e condottieri, si rispettavano, ma erano divisi da Roma, dalla diversa posizione politica presa nei riguardi del governo.
Cesare da ambizioso quale era, pensava che Roma si potesse salvare solo grazie al suo contributo, alla sua presa di potere, mentre Labieno tradisce l’amico perché vuole essere fedele ai valori di Roma. Passa quindi dalla parte della classe degli Ottimati, che nella pubblicistica scolastica sono intesi come dei conservatori, fedeli ai valori della Repubblica e del Senato.
Labieno quindi si schiera contro Cesare non per calcolo opportunistico o utilitaristico ma per aderenza ai suoi valori. Cesare, da parte sua, pur apprezzando i valori militari di Labieno, a cui aveva affidato compiti di rilievo, al passaggio del Rubicone di fronte si trova proprio lui. E il dissidio fra i due continuò nelle battaglie in Namibia, in Africa e in Spagna: vicende raccontate nel romanzo con ricchezza di contenuti e con prosa leggera e scorrevole. Una storia privata di amicizia, che diviene poi di contrasto sulla gestione della cosa pubblica e che avrà, alla fine, come vittima, anche lo stesso Cesare.
Labieno
Amazon.it: 15,10 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Labieno
Lascia il tuo commento