Le ceneri di Angela
- Autore: Frank McCourt
“Le ceneri di Angela” di Frank McCourt è un romanzo che ti assorbe al punto da sentirti dentro di esso poiché non leggi le vicende, ma le vivi accanto ai protagonisti. Percepisci miseria, disperazione, odori e colori di una Limerick negli anni fra le due guerre.
Trama de "Le ceneri di Angela" - Angela, madre di una numerosa prole, è al tempo stesso debole e avventata, quanto energica e perseverante nell’affanno di dare il necessario a quei figli che la sorte le risparmia da morte prematura. Il marito alcolizzato non le è mai di grande aiuto e finisce col lasciarla sola alle prese con dei ragazzini affamati di cibo e di esperienze di vita. Tutte le pene iniziano in America dove Frank, il figlio maggiore, cerca d’essere d’aiuto ai suoi fratellini più piccoli, tra cui due gemelli. L’arrivo di una sorellina sembra dare un tocco di serenità momentaneo poiché il padre, felice di questa bellissima creatura, smette di bere. Purtroppo la piccola muore nella culla, improvvisamente, ed il dolore che ne deriva porta a situazioni di maggior miseria. Il ritorno nell’Irlanda cattolica, precisamente nella povera Limerick, non fa che peggiorare la situazione. Le esasperate credenze religiose, lo scarseggiare del cibo, le latrine pubbliche disseminate nei miseri quartieri, la pioggia che invade le stanze a pian terreno, le malattie che si cronicizzano aggiungendo sofferenza a sofferenza, la morte pronta a stroncare anche giovane vite. Così a Limerick altri bambini muoiono, ma altri ancora ne nascono in squallide dimore. Angela, sfinita dalle numerose gravidanze, dopo l’abbandono del marito trova un punto d’appoggio nel figlio maggiore. Quando il ragazzo, finalmente, riesce ad ottenere un dignitoso lavoro di postino s’innamora di una giovane malata di tisi, ma la passione è in antitesi con le convinzioni religiose e la gioia si trasforma in tormento, in un disperato senso di rimorso. Dopo la morte della ragazza, Frank ha un unico sogno: L’America. Tutte le forze dell’adolescente convergono alla ricerca di questa realizzazione e ci riuscirà, dopo qualche anno, tra diverse peripezie. Frank che giunge in America chiude la storia ed anche chi l’ha seguita nella lettura ha la sensazione di aver trovato un approdo, chiudendo il libro con un respiro di sollievo.
Le ceneri di Angela
Amazon.it: 12,34 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Le ceneri di Angela
Lascia il tuo commento
Mi sono imbattuta in questo libro per caso, mentre ero alla ricerca di una lettura piacevole che mi aiutasse a passare indenne attraverso un lunghissimo viaggio in treno. Subito, appena letta la prima pagina, qualche cosa mi catturò: non si trattava dell’ennesima storia triste di un’infanzia disperata. Al contrario, mi trovai davanti, quasi per magia, al ragazzino più intelligente, acuto e spiritoso che mi sia capitato d’incontrare. Fu come se Frank mi avesse presa per mano e mi avesse condotta con sé nell’Irlanda degli anni ’3o, con la povertà, il freddo, gli stenti ma anche con lo spirito indistruttibile dei suoi abitanti, le loro tradizioni, la loro profonda ed ingenua saggezza.La storia di Frank é talmente appassionante, forte e vera da racchiudere in sé la storia dell’umanità intera fatta di fatica, d’incretezza, di speranza, di desideri, di coraggio e di quel senso dell’umorismo che accompagna tutto il libro e che é il sale stesso della vita. Le Ceneri di Angela mi ha fatto comprendere molte cose sull’animo umano che prima non conoscevo e mi ha concesso un dono insperato: mi ha insegnato ad amare di più la vita per ciò che é e non per ciò che si vorrebbe che fosse.
Libro su un’infanzia infelice ma creativa. Per non dimenticare quello che siamo stati.
Con un linguaggio semplice, essenziale e privo di orpelli stilistici, Frank McCourt
con i suoi occhi da bambino ci trasporta nell’Irlanda tra le due Guerre e attraverso
la narrazione delle vicende sue e della sua numerosa famiglia, ci fa capire a fondo
la condizione irlandese di quegli anni.
Frank ci dona il racconto della sua vita, facendoci toccare con mano l’estrema miseria,
il freddo e la fame ( quasi ce li sentiamo addosso), il tutto aggravato dalle convinzioni
cattoliche, che invece di dare sostegno e conforto mettono ancora più fuori gioco
le persone e le abbrutiscono;
un’ignoranza medioevale, l’alcolismo onnipresente come fuga dalla realtà, che
affossa ogni sprazzo e movimento di riscossa;
il degrado dei luoghi, l’odio viscerale per gli inglesi e per gli irlandesi del Nord:
un documento che insegna più di un libro di storia e ci fa comprendere nel profondo
quel che doveva essere e il perché di come poi le due Irlande non hanno avuto mai
pace: la lotta agli inglesi, l’Ira e tutto il resto.
C’è chi lo giudica troppo "crudo", ma d’altronde se si vuole fare sapere la Verità,
questo doveva fare McCourt.
C’è chi si lamenta della condizione italiana nei soliti anni con l’avvento del Regime,
ma non sembra che altrove le condizioni dell’essere umano fossero migliori...anzi...
Un libro, una storia, che hanno solo da insegnare, specialmente al giorno d’oggi,
dove il troppo benessere, di contrario, impigrisce ed infiacchisce il corpo e la mente.
Sicuramente non è noioso... e Lui con l’ironia e la curiosità di fanciullo tratteggia
gli episodi durissimi facendoci perfino sorridere e la voglia di riscatto, di riuscire
e del sogno americano fa comprendere quante risorse nascoste ed inaspettate
abbia l’essere umano per poter risalire la china e superare anche le peggiori
disgrazie... sperare e credere in una felicità che prima o poi arriverà.
Consigliatissimo a certe radical-chic di buona famiglia, che si apprestano ad andare
in Irlanda perché va di moda: l’Irlanda non è una terra magica di gnomi e folletti... è stata anche questo!
Un padre sempre ubriaco, una madre sfinita dal fare figli, Limerick, dove la famiglia ritorna dalle Americhe riuscendo solamente ad avere un misero sussidio che viene sperperato interamente dal padre al pub...
Dopo un’infanzia di tregende, aiutando una strozzina a redigere lettere ai debitori,
Frank riesce a racimolare i soldi per tornare in America da dove erano partiti,
per affermarsi e riscattarsi.