Le donne di casa Verelli
- Autore: Carla Montero
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Giunti
- Anno di pubblicazione: 2021
Le donne di casa Verelli (Giunti 2021, titolo originale El jardín de las mujeres Verelli, traduzione di Cristina Verrienti) è il nuovo romanzo della scrittrice spagnola Carla Montero, nata nel 1973 a Madrid, dove si è laureata in Diritto e ha conseguito un master in Gestione d’Impresa.
“Un tempo la mia bisnonna aveva un grande giardino, in Italia dove era nata. Lo adorava”.
Gianna conosceva poco il passato della sua famiglia, sapeva che la bisnonna Giovanna era emigrata a Barcellona, dove aveva iniziato una nuova vita, lì sulla sponda opposta del Mediterraneo. La bisnonna non aveva più avuto un giardino come quello che aveva lasciato nel suo Paese di origine, ma solo un piccolo balcone di un appartamento situato nel cuore della città. Quando la bisnonna era venuta a mancare, Gianna era molto piccola e non aveva quasi ricordi di lei, se non l’immagine sul balcone mentre accarezzava le foglie con le dita e intonava sottovoce canzoni in italiano. A quel tempo Gianna non lo sapeva, e sarebbero trascorsi molti anni prima di scoprirlo, ma la bisnonna era una fata del bosco e aveva bisogno di vivere in un giardino. Finalmente il segreto dell’ava era arrivato fino alla bisnipote, una storia di famiglia, di donne senza uomini, di seconde occasioni e di un giardino abbandonato che tornava in vita parecchi anni più tardi come specchio della vita stessa.
“Il giardino di casa Verelli”.
Per scoprire il proprio passato, Gianna, di professione architetto, aveva dovuto affrontare la dolorosissima perdita di nonna Lucia, che aveva trascorso la sua esistenza nel negozio di gastronomia italiana davanti al famoso mercato della Boquería a Barcellona. Un negozio che aveva più di cento anni, con il pavimento in ceramica, il soffitto a cassettoni, le lampade di bronzo e vetro, le credenze in rovere con intagli Art déco. Gianna e suo fratello Carlo, si domandavano chi ora avrebbe preparato i cioccolatini e si sarebbe occupato di tutto. Perché la nonna non solo era l’unica famiglia che i fratelli avessero mai conosciuto, la loro madre era morta molti anni prima, ma era anche la colonna portante dell’attività inerente “La Cucina dei Fiori”, un nome evocativo per l’ultra centenario negozio di alimentari di specialità italiane. La nonna era vissuta nell’appartamento sopra “La Cucina dei Fiori”, la casa di famiglia, che la bisnonna aveva comprato insieme al negozio dove le Verelli abitavano da sempre. All’interno di questo edificio di inizio Novecento, la casa era affollata di vecchi mobili, pesanti tende e tappeti, libri in italiano, fotografie, tanti soprammobili e mille ricordi. La camera della nonna conservava ancora il suo odore, Gianna aveva le lacrime agli occhi e mentre sistemava insieme al fratello aveva trovato all’interno di una vecchia cappelliera un foglio ingiallito e delicato piegato in quattro:
“Amore mio, vita mia, mio tutto. Perdonami…”.
Chi era Anice, la destinataria della lettera, la donna dal nome di spezia? Per scoprirlo Gianna avrebbe attraversato l’Oceano Atlantico, destinazione l’Italia, la Liguria, quella piccola regione italiana da dove erano originarie le Verelli.
Nel romanzo dedicato “Alle mie nonne, Mercedes e Conchita”, Carla Montero dimostra come spesso il destino, anche nei momenti più sofferti e bui dell’esistenza, possa offrire delle opportunità inattese. Proprio come accade alla protagonista di questo gradevole romanzo, che accomuna tre generazioni di donne dalla grande personalità e tenacia.
“Una storia assai curiosa. Mi piacerebbe saperne di più”.
Le donne di casa Verelli
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