Le finestre di fronte di Georges Simenon

“Le finestre di fronte” è un romanzo ambientato a Batum, città della Georgia, affacciata sul Mar Nero, negli anni Trenta, in pieno governo stalinista.

Protagonista è Adil bey, nuovo console della Turchia, appena giunto in città. Questi ha gli unici rapporti di conoscenza e di lavoro con i rappresentanti dei soli consolati presenti a Batum: quello d’Italia e quello di Persia. Attraverso gli occhi del protagonista, Simenon descrive con coraggio una Russia piegata dal regime stalinista. La vita, povera e difficoltosa, si legge attraverso le sue pagine.

“Non c’era quasi nessuno per le strade, non un negozio, non quel traffico che fa di una città una vera città”

“Ma la gente dov’era? Soltanto ombre scivolavano lente e rassegnate, nel sole, oppure si scorgevano sagome stese sotto gli androni.”

La maggior compagnia di Adil bey è la vista degli inquilini delle finestre di fronte: si tratta, come viene a sapere poco dopo, di una giovane donna, del marito appartenente al servizio segreto sovietico e di sua sorella che è anche la segretaria di Adil bey. La storia si snoda con una certa lentezza o, almeno, con l’apparente calma della città scossa, solo ogni tanto, dalla presenza degli uomini della GPU che intervengono quando il comportamento di qualcuno è poco gradito. Intanto Adil bey inizia una relazione con la sua segretaria Sonia alla quale, però, non riesce a carpire i pensieri e i sentimenti più profondi dell’anima che lo farebbero sentire più vivo in un ambiente dai diversi aspetti che lo attraggono e che egli rifugge allo stesso tempo.

“Eppure quella era diventata una necessità, una passione. Per lui la città era qualcosa di vivo, una persona che si era rifiutata di accoglierlo o meglio che lo aveva ignorato. La detestava come si detesta una donna che si corteggia invano …..E Sonia era appunto l’incarnazione stessa della città”.

Quelle finestre di fronte sembrano scrutare Adil bey o, forse, è qualcun altro a farlo. Certo è che l’uomo soggiace, anche fisicamente, a un potere quasi inafferrabile, impalpabile ma così forte che farà di lui l’ombra di se stesso.

Questo libro può risultare appassionante così come può essere lasciato a metà ma, di certo, Simenon ha scritto un romanzo particolare, diverso da tanti altri, anzi, quasi unico.