Le mogli di Nerone
- Autore: Carlo Monaco
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Giraldi Editore
- Anno di pubblicazione: 2014
Un sorprendente e piacevole saggio sulle tre mogli di Nerone, uno degli imperatori romani più controversi e sanguinari nella storia di Roma e nel nostro immaginario.
Il professore Carlo Monaco, già autore di numerose pubblicazioni, ispirato dal libro di Jacob Beorges de Serviez pubblicato nel 1720 sulle vite delle mogli dei Cesari, ha voluto in questo suo saggio ritrarre tre donne imperiali magnifiche e ammirevoli, alle quali la storia, forse, non ha reso molta giustizia.
"I libri di storia sono sempre scivolati troppo rapidamente quando si parla di donne. Anzi, si potrebbe dire che le hanno quasi sempre ignorate o deformate."
Ottavia, virtuosa e d’animo nobile, amata dal popolo; Poppea, una bellezza oltre misura, lussuriosa, che bramò il potere più che l’amore degli uomini ed infine Sabina Messalina che divenne un avvocato di successo del foro.
Scritto con una profonda passione per la divulgazione (Carlo Monaco ha insegnato per tutta la sua vita), Le mogli di Nerone (Giraldi Editore, 2014) è un libro che scorre come un racconto che ci porta nelle labirintiche cospirazioni dei poteri politici e di casta della corte imperiale e al ruolo delle ambiziose donne dei Cesari che fra scandali ed intrighi riuscirono a imporsi e a mutare le sorti dell’Impero.
“ Ottavia era dotata di una bellezza rarissima, quasi senza paragone. La sua figura era ornata di una semplicità nobile, di un pudore amabile, di una delicatezza soave. Alla bellezza si accompagnava la grazia e la leggiadria. Le sue qualità apparivano spontanee, senza alcuna affettazione. Era modesta, docile, affabile, portatrice di ogni bene. “
Ottavia, figlia dell’imperatore Claudio, promessa sposa fin dalla tenera età a Lucio Silano, pronipote di Augusto, che aveva nobili origini e grandi virtù. Agrippina, seconda moglie di Claudio, spietata e ambiziosa, invece aveva già pianificato tutto. Combinò il matrimonio di Ottavia con suo figlio Domizio, il futuro Nerone, complottando maliziosamente sul povero Lucio che venne allontanato da Roma e che, non riuscendo a tollerare l’ingiustizia subita, si uccise. Ottavia non fu mai amata da Nerone e ben presto dovette assistere impotente alle congiure di corte e all’assassinio di Britannico e dello stesso imperatore Claudio, suo padre. Nerone aveva raggiunto, con l’aiuto di Agrippina, il trono dell’Impero e nonostante la storia non gli risparmi delitti e complotti, nei suoi primi anni di governo con l’aiuto del filosofo Seneca, ottenne molti meriti e consensi. Poppea, che succederà a Ottavia, è già a corte ed è l’amante che riceve platealmente le attenzioni dell’imperatore. Sarà lei a volere il ripudio della moglie e a decretarne una morte cruenta.
“Poppea aveva ricevuto dalla natura ogni sorta di vantaggio, escluso soltanto il pudore. Era senza dubbio la donna più amabile di tutto l’impero. La sua bellezza era di quelle che colpiscono immediatamente e che rapiscono i cuori. Il suo profilo era finissimo. Regolari e delicati i lineamenti del volto, fresca e ridente la sua gioventù. Aveva lo sguardo tenero e gentile, una grazia somma nel parlare, una voce seducente e incantatrice, modi liberi ed eleganti.”
Sapeva vestire con molta cura e adornare i capelli, diabolica nell’uso della sua bellezza da essere ricordata per la sua vanità e dissolutezza. L’imperatore era sottomesso al suo fascino e ai suoi voleri. Poppea troverà la morte per mano di Nerone che, affranto dal dolore dopo averle reso un funerale in pompa magna, le concesse una nuova vita trasformandola in dea per venerarla. Ed infine dopo poco tempo dal tragico evento, l’imperatore convola a nozze per la terza volta con Sabina Messalina, una dama molto conosciuta a Roma per le sue ricchezze. Messalina nonostante avesse avuto già quattro mariti, era ancora molto bella e sensuale. Entra nella vita di Nerone nella fase del suo declino non solo per la peggiorata crudeltà, (tra l’altro si macchierà di aver indotto al suicidio Seneca, il suo maestro) ma anche per la sua condotta bizzarra che presagiva la follia. Messalina decise, a quel punto, di ritirarsi a vita privata e si dedicò allo studio dell’eloquenza. Divenne un’abile oratrice tanto che le sue arringhe suscitarono l’invidia di tutti gli avvocati del foro.
Le mogli di Nerone narra la vita di tre donne potenti, unite dall’avere in comune sia il fascino sia la seduzione, due doti straordinarie che hanno permesso loro di conquistare un regno e di ottenere sudditanza. Carlo Monaco le ritrae nelle loro attitudini e ambizioni, nei loro dolori e nell’intimità dei loro pensieri e desideri.
In un periodo storico propenso alle cospirazioni e ai delitti, come quello nel quale vissero, la loro storia, nel bene e nel male, ha reso loro l’immortalità.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Le mogli di Nerone
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