Le notti senza sonno di Gian Andrea Cerone

Le notti senza sonno di Gian Andrea Cerone rappresenta il suo esordio letterario. Un esordio di qualità per un romanzo destinato ad avere successo, poiché contiene in sé tutti gli elementi caratteristici del romanzo giallo, quali “amore, odio, rancore e vendetta”.

Ambientato a Milano, nel capoluogo lombardo, città che è sfondo e protagonista degli eventi e viene definita come:

Un concetto che si innerva sotto pelle e induce una dipendenza subdola, quasi inconsapevole. Se sei di passaggio, ne vedi soltanto i pregi. Le luci, le idee, le prospettive. Se invece abiti, giorno dopo giorno, capisce che è soprattutto permalosa e che per sopravviverle devi imparare ad amare anche i suoi difetti, prendere o lasciare. Una città con la natura rigorosa di una banca: scarsa propensione ad accettare ritardi di qualunque tipo, memoria lunga e obbligo di remissione dei propri debiti, soprattutto di quelli morali. Nel bene e nel male.

Il romanzo inizia raccontando di un macabro ritrovamento: in un cassonetto della spazzatura vengono rinvenuti dei resti umani.

È una mano di donna. Cianotica, forse dipinta di blu. (..) Nell’angolo destro c’è qualcos’altro … è un ammasso informe e viscido. Sono due bulbi oculari, con iridi azzurre e opache, due sfere senz’anima.

Contemporaneamente un noto gioielliere viene brutalmente ucciso in casa propria e derubato di un ingente quantitativo di gioielli nel negozio sottostante. La Questura di Milano, e più precisamente il commissario Mario Mandelli e l’ispettore Antonio Casalegno indagano. Riusciranno a trovare il colpevole e il serial killer che si aggira in città? La verità giunge inaspettata.

Un giallo essenzialmente potente, scritto con una prosa semplice e lineare, priva di inutili orpelli.
La trama è compatta. Il romanzo di genere risponde bene alle caratteristiche proprie. La tensione è alta, e i colpi di scena si susseguono senza sosta fino alla risoluzione finale. Una lettura che intriga e affascina.
Per gli amanti del genere un esordio da apprezzare. Un giallo alla Scerbanenco, dove il male dilaga follemente.