Le parole sono finestre (oppure muri) di Bertram Rosenberg Marshall

“La CNV ci guida nel ripensare il modo in cui esprimiamo noi stessi ed ascoltiamo gli altri. Invece di limitarsi ad essere reazioni automatiche, abituali, le nostre parole diventano risposte coscienti basate sulla solida consapevolezza di ciò che percepiamo, di ciò che sentiamo e di ciò che vogliamo.”

Marshall B. Rosenberg in “Le parole sono finestre (oppure muri). Introduzione alla comunicazione Nonviolenta” (Esserci Edizioni) ci presenta uno stile comunicativo chiamato Comunicazione Nonviolenta che si compone di 4 aree: osservazioni, sentimenti, bisogni e richieste. In ogni capitolo analizzerà una di queste 4 componenti dando anche consigli pratici ed esempi di dialoghi e comunicazioni realmente accadute.

L’autore, psicologo statunitense, ci invita a riflettere sul nostro modo di utilizzare la comunicazione, propone spunti di riflessione e uno stile comunicativo di qualità, ma non solo, porta l’attenzione anche su un altro aspetto che rende la comunicazione efficace: l’ascolto. Infatti solo ascoltando realmente e consapevolmente, quindi in modo empatico, il nostro interlocutore, saremo poi in grado di rispondere realmente alle sue richieste. Secondo Rosenberg l’ascolto empatico permette all’altra persona di esprimersi e di andare più in profondità dentro se stesso.

Leggendo questo libro inevitabilmente si è portati a rivedere ed interrogarsi sul proprio modo di comunicare. Marshall Rosenberg induce il lettore ad un’introspezione sul proprio stile comunicativo, perché solo se si è consapevoli dei proprio bisogni si riuscirà a scambiare con l’altro senza incomprensioni, porre richieste senza che suonino come pretese, sopportare un rifiuto leggendo in modo empatico.

Rosenberg propone l’ascolto profondo, il rispetto e l’empatia, cioè capacità di comprendere lo stato d’animo altrui, come basi per una comunicazione di valore.

Consigliato ad educatori, psicologi, insegnanti ma anche a tutti coloro che vogliono scoprire un nuovo modo di comunicare, interrogarsi sul significato della comunicazione e dell’ascolto attivo e consapevole.