Le rappresentazioni dei neri nell’età moderna. Temi e questioni metodologiche
- Autore: Chiara Savettieri
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Carocci
- Anno di pubblicazione: 2022
Il libro Le rappresentazioni dei neri nell’età moderna. Temi e questioni metodologiche (Carocci editore, 2022) è l’esito di un convegno che non ha ancora avuto luogo a causa della recente pandemia; forse è solo rimandato, ma i sei saggi di autori diversi raccolti nel volume curato da Chiara Savettieri, docente di Storia della critica d’arte all’Università di Pisa, sono dedicati a un tema molto trascurato dal mondo editoriale italiano.
“L’obbiettivo primario è proporre, relativamente alla rappresentazione dei neri nell’arte moderna, temi e problemi metodologici – alcuni evocati in queste pagine, altri chiamati in causa dagli autori – che costituiscano uno stimolo, inneschino una curiosità, provochino una discussione nel contesto culturale nostrano.”
Savettieri spiega bene la cifra di novità espressa da questo libro e il tentativo, evidentemente riuscito, di colmare lacune culturali e metodologiche di cui ipotizza con lucidità le ragioni. Il titolo inquadra un ambito preciso, sia per la tematica affrontata quanto per il periodo storico analizzato. Non è retorica se la curatrice nella sua introduzione si chieda se sia un’omissione voluta o inconsapevole la circostanza per cui in una famosa opera dell’800 nessun critico parve notare la presenza di un mulatto e di due personaggi neri. Ma questo è solo uno dei numerosi esempi possibili.
“Nominare qualcosa significa ammetterne l’esistenza, laddove omettere o ignorare vuol dire non accettare, dimenticare, annullare.”
Un eventuale tentativo critico frettoloso che volesse spostare l’attenzione sulla etimologia precisa e sull’uso della parola “neri” in nome di un immaginario “politicamente corretto” così tanto di moda, non troverebbe molto spazio: non solo la parola è perfettamente coerente al contesto, ma ciò che appare evidente e ben più interessante è il problema circa il silenzio e la mancanza di studi altrettanto seri e mirati sull’argomento.
“La schiavitù è una istituzione antichissima. Esiste da prima che la storia divenisse storia ed è sopravvissuta, attraverso i secoli, fino ai nostri giorni.”
Si tratta di un grande argomento che coinvolge non semplicemente l’arte, l’espressione artistica e la critica, ma impostazioni metodologiche e culturali che Chiara Savettieri propone di superare. Il libro si compone di sei capitoli di cui due in lingua inglese e uno in francese, il tutto preceduto da una lunga ed efficacissima introduzione della stessa curatrice, che cancella il timore che il volume sia riservato esclusivamente a un lettore specializzato.
“Nel 1630, per esempio, la granduchessa Maria Maddalena d’Austria richiese un "Moretto Abissino d’età 14 circa" da utilizzare come paggio dopo la sua conversione al cristianesimo.”
Dal punto di vista dell’ipotetico lettore, si tratta invece di un’alternativa valida a certa narrativa improvvisata e a volte di qualità discutibile. A corredo del volume ci sono numerose immagini a colori e un vasto apparato bibliografico, per chi volesse approfondire.
Le rappresentazioni dei neri nell'età moderna. Temi e questioni metodologiche
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