Le tute spaziali di Carlo Di Leo, Antonio Lo Campo e Giorgio Lucarelli

La loro origine è strettamente legata alle origini del volo, quando l’uomo si rese conto che aveva bisogno di un abbigliamento adatto per sopportare le basse temperature presenti in quota. Ma la loro evoluzione è avvenuta principalmente nel secondo dopoguerra con la corsa nello spazio tra i russi e gli americani.
A raccontare questa trasformazione e, soprattutto, l’importanza delle tute spaziale provvede questo libro: Le tute spaziali. Astronavi in miniatura, pubblicato dalla casa editrice IBN (2021), di Carlo Di Leo, Antonio Lo Campo e Giorgio Lucarelli.

Un testo molto utile sia per conoscere la loro evoluzione da semplice indumento per coprirsi durante il volo a tute sempre più sofisticate per lavorare nello spazio e su altri pianeti sia le funzioni “salvavita” delle tute spaziali. Non è un caso che nel libro siano definite “astronavi in miniatura”, una descrizione tutt’altro che esagerata, perché devono garantire a chi le indossa durante le attività extraveicolari le medesime condizioni di vita presenti a bordo della Stazione Spaziale.

Inoltre, gli autori spiegano che si tratta di un rivestimento molto sofisticato e molto “segreto”, una segretezza dovuta alla qualità del materiale utilizzato, alla tecnologia impiegata e ai lunghi processi di sviluppo necessaria per realizzarle. Una riservatezza da parte americana destinata a diventare sempre più elevata e importante poiché nella rinnovata corsa allo spazio non competono soli i cinesi, ma privati come Elon Musk e una eventuale fuga di informazioni potrebbero favorire uno dei concorrenti.

Dotato di molte foto, rappresenta un testo ideale, sia per gli appassionati sia per i neofiti, per conoscere la storia dell’esplorazione spaziale e, soprattutto, cosa hanno indossato e cosa indosseranno in futuro gli astronauti.