Lettere tra due mari
- Autore: Siri Ranva Hjelm Jacobsen
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Iperborea
- Anno di pubblicazione: 2021
Nel 2021 Iperborea propone al pubblico italiano un’originale raccolta epistolare dal titolo Lettere tra due mari di Siri Ranva Hjelm Jacobsen nella traduzione di Maria Valeria D’Avino.
Pensa a questo. Pensa che saremo l’unico suono al mondo.
Protagoniste sono le sorelle, Atlantica e Mediterranea, personificazione dell’Oceano Atlantico e del Mar Mediterraneo, che si scrivono nel tentativo di mantenere i rapporti mentre cercano di portare a termine il loro compito: riunirsi.
Le sorelle, un tempo unite a costituire un’unica massa d’acqua, sono state separate dell’emergere delle terre, in principio inabissate. Questa emersione ha causato una profonda spaccatura in loro portando con sé tutta una serie di cambiamenti dai risvolti complicati e non sempre positivi.
Cambiamenti climatici, siccità e naufragi, l’inquinamento dei mari e la necessaria salvaguardia dell’ambiente sono alcuni dei temi a cui viene dato spazio con classe e sensibilità. Atlantica e Mediterranea hanno l’unico scopo di sconfiggere la terra, di tornare a essere ciò che oramai, anche nei ricordi della maggiore, è talmente sbiadito da non essere quasi più rintracciabile.
Forse, se avessimo dato loro un po’ più desiderio e un po’ meno volontà? Che ne pensi?
I rapporti tra le due sono amorevoli, ma i loro modi di vedere il mondo sono estremamente diversi: l’una più negativa, l’altra sognatrice.
Atlantica, forse perché è la maggiore tra le due, è ancorata al passato che si sono lasciate alle spalle quando le terre le hanno separate, vede negli uomini la cupidigia e li disprezza; non riesce a empatizzare con quelle creature che, in certa misura, un tempo ha contribuito a generare e a cui ha donato le possibilità di essere esattamente come sono.
Mediterranea invece è giovane, la minore delle sorelle, colei che non ricorda i tempi in cui erano tutte fuse in un’unica immensa coltre d’acqua perché nata proprio dall’emersione di quelle terre ora tanto odiate. Eppure non riesce a non ricordare l’amore che ha provato per Icaro e dunque ad apprezzare quelle creature che la sorella continua a ricordarle di dimenticare, di vedere per ciò che sono: estranee e del tutto opposte rispetto a come la sua mente le desidera.
Icaro, per Atlantica, è l’emblema di come gli uomini desiderino spingersi oltre, sempre un passo più in là sottovalutando le conseguenze di quel processo cui tanto aspirano.
È proprio la scelta di sottovalutare il male che compie pur di dimostrarsi all’altezza di raggiungere vette mai esplorate prima che rende gli uomini tanto odiati da Atlantica, ormai esasperata dalla sofferenza che le viene narrata dalle sorelle e dagli animali che l’attraversano.
Un occhio amorevole è invece quello che possiede Mediterranea nell’osservare il ribelle Icaro che non desidera i giochi di potere già stabiliti, che non vuole piegarsi a una vita monotona e priva di aspirazioni come suo fratello Dedalo e dunque dà il suo massimo anche quando significa precipitare.
Lei lo ha accolto nelle sue braccia, lo ha cullato dopo quella rovinosa caduta e ora si chiede se sia davvero giusto condannare ogni creatura vivente sulla terra, che siano gli uomini o i cerbiatti tanto amati, per il loro desiderio di essere di nuovo le uniche forme di esistenza sul pianeta.
Lei, che conosce bene le morti che le avvengono addosso così come la stanchezza che la colpisce quando la siccità avanza o lo sconforto impaurito che la prende nel vedere la plastica ricoprire il suo manto, non si sente sfiduciata nei confronti dell’umanità, ma è fiduciosa di veder realizzato quel cambiamento in cui tanto spera.
Una piccola perla di acqua salata
Sono tante le tematiche che questo brevissimo libro raccoglie, molte delle quali hanno un impatto violento, non perché approfondite lungamente in decine e decine di pagine che ne sviscerano ogni minimo dettaglio, ma proprio per l’accenno simbolico a cui sono destinate.
Ogni frase ha una valenza doppia, non c’è mai solo la storia in sé e per sé, ma sempre un’unione di diverse rappresentazioni che travolgono il lettore dalla prima all’ultima pagina.
Non si tratta di un libro che vuole presentare una qualche scientifica idea sul mondo di oggi, né si tratta di una storia di pura fantasia che non ha nulla a ce vedere con la realtà. È un connubio onirico, simbolico, che cela la propria forza proprio nella sua brevità senza sopraffare la narrazione delicata. Si potrebbe quasi dire che questo libro più che letto, va sentito, percepito nel suo simbolismo e nella toccante richiesta di riflessione che invita compiere.
Lettere tra due mari
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Un libro perfetto per...
A chi percepisce le emozioni oltre le parole nei libri e a chi ha tanto a cuore il nostro mondo.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Lettere tra due mari
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