Lo splendore della seta di Tabea Bach

Lo splendore della seta (Giunti 2023, titolo originale “Im glanz der Seidenvilla”, traduzione di Sara Congregati) della scrittrice tedesca Tabea Bach, nata a Tubingen e cresciuta in Francia, è il secondo capitolo di una serie di quattro romanzi ambientati in Italia dopo Il profumo della seta (Giunti 2022).

È un giorno speciale per me. Esattamente un anno fa ho firmato il contratto
d’acquisto della Villa della seta. Sono stati mesi piuttosto movimentati.

Angela, quarantasei anni, capelli biondi, al cospetto delle sue maestranze, festeggiava la gestione della sua azienda. La donna, originaria della Baviera, dopo la morte del suo amato marito Peter, si era trasferita in Veneto dove aveva deciso di riportare agli antichi splendori un setificio, “La Villa della seta”. Erano stati mesi piuttosto movimentati e più di una volta avevano rischiato di non farcela.

“Ma il fatto di essere qui oggi e di essere riusciti nell’impresa è merito vostro. Senza il vostro contributo non sarebbe stato possibile”.

La donna, abile artista tessile, ringraziava le esperte operaie consapevole che senza di
loro “La Villa della seta” non avrebbe riaperto. Dopo tanta sofferenza a causa della malattia e della scomparsa di Peter, Angela era riuscita a riprendere in mano la sua esistenza. Anche la sua relazione con l’affascinante Vittorio contribuiva a rasserenare l’animo della donna.
Questa relativa serenità sarebbe durata?

Prosegue la permanenza nelle pittoresche colline, dove crescono gli alberi di gelso della risoluta Angela, che lotta per conservare la seteria che le ha restituito fiducia in sé stessa. Anche in questo volume, leggendo le coinvolgenti pagine, viene voglia di accarezzare le meravigliose stoffe che vengono realizzate con tanta passione e cura.

Si levò un coro che esclamò all’unisono: “Al futuro della Villa della seta”.