La Lucchesiana di Girgenti
- Autore: Giuseppe Lo Iacono, Angela Cristina Iacono, Giovanna Iacono
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2018
In un volume curato nella veste tipografica, ricco di illustrazioni, corredato di un’ampia documentazione e con una ricca bibliografia si tratta della Biblioteca Lucchesiana di Agrigento, l’antica Girgenti. Vi sono contenuti tre saggi a cura dei rispettivi autori (Giuseppe Lo Iacono, Angela Cristina Iacono, Giovanna Iacono), che narrano la storia di questa importante testimonianza del passato per poi soffermarsi in particolare sulle cinquecentine siciliane e sulle edizioni siciliane del secolo XVII facenti parte della prestigiosa istituzione. Questo attento studio, la cui prefazione è stata curata da Assunta Lupo, in primo luogo ha il merito di fare conoscere al grande pubblico, il valore della Biblioteca che detiene una notevole quantità di volumi ad iniziare dal Cinquecento. Vi sono tra gli altri, numerose traduzioni di classici latini, opere di letteratura italiana e un epistolario tra Andrea Lucchesi Palli, che ha organizzato e fondato la Biblioteca e Ludovico Antonio Muratori, uno dei maggiori studiosi di antichità italiane.
Andrea Lucchesi Palli, vescovo di Girgenti nel 1754, fu un personaggio di indubbio valore, di vasta cultura e di mentalità aperta alle nuove idee. Questi pur essendo per il suo ufficio inserito nel mondo cattolico, deteneva in settori riservati della biblioteca, non visibili al grande pubblico, volumi che potevano essere perturbanti l’opinione ufficiale della Chiesa. È questo il periodo dei grandi viaggiatori stranieri che vengono in Italia per arricchire la loro cultura ed a conoscere i beni archeologici. Non mancavano peraltro in Sicilia, illuminati personaggi locali, quale il Principe di Torremuzza o il Principe di Biscari che si affacciano alla cultura europea.
Nello studio di Giuseppe Lo Iacono, viene descritta come la Biblioteca abbia attraversato dei momenti difficili sia per motivi logistici che per i sommovimenti politici che portarono all’incameramento dei beni ecclesiastici da parte dello Stato nel 1866. Solamente con il secondo dopoguerra si riprende l’opera di valorizzazione di questo bene con un suo reale recupero. Questo pregevole volume, dal titolo "La Lucchesiana di Girgenti", vuole proseguire in quest’opera a vantaggio di un’utenza sempre più vasta di studiosi e frequentatori per una fruizione sempre più estesa.
La Biblioteca che tra i frequentatori più illustri ebbe Luigi Pirandello, costituisce un vanto per la città di Agrigento. La storia della Biblioteca è anche la storia di un uomo, innamorato della cultura che voleva trasmettere questa sua passione a fini educativi e di crescita sociale, poiché il bisogno primario è la cultura in quanto la gente incolta è sempre oppressa da quella più istruita.
A Messina nel 1692 nasceva Andrea Lucchesi Palli dei principi di Campofranco che destinato alla carriera ecclesiastica nel 1715, terminati gli studi, viene a Palermo.
Quello della cultura in Sicilia nel Settecento, è un aspetto poco conosciuto; a Palermo operava l’Accademia del Buon Gusto di cui il futuro vescovo fu uno dei fondatori. Ad Agrigento decise di fondare una Biblioteca permanente, in ragione del mondo da cui proveniva, delle sue idee e dell’ambiente palermitano colto che aveva frequentato. Splendide scaffalature lignee, vetrine e teche per esposizioni ed una scultura dello stesso Lucchesi, fanno da contorno alla Biblioteca. All’ingresso vi è una lapide con iscritto il regolamento che chi entra doveva osservare ed in occasione dei 250 anni della biblioteca tutto il ricco e prezioso materiale conservato nella Biblioteca è stato esposto al pubblico.
La Lucchesiana di Girgenti
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